IL CORSIVO – Calderoli “lascerebbe” la politica? Sai che guaio!
La notizia. Dall’ufficio tecnico del Senato è uscita, ed è finita on line, la bozza dei rilievi, invero molto pesanti, mossi al Ddl di riforma sull’autonomia locale che caparbiamente vuole il ministro leghista Roberto Calderoli.
Poco importa se il documento sia uscito per la distrazione di qualcuno, quindi per un banale incidente, cosa alquanto improbabile; oppure perché ci abbia pensato la proverbiale “manina” interessata a far conoscere l’essenza dell’Autonomia cara alla Lega: ossia i disastri che ne avrebbe il Sud se il Parlamento approvasse questa nuova “porcata” politica di Calderoli.
Applausi alla “manina”, dunque: mai un gesto furtivo fu così coraggioso e utile per contribuire a far alzare le barricate a difesa delle sacrosante ragioni del Mezzogiorno d’Italia.
Il Corriere della Sera, come da un po’ di tempo usa fare (per carità: liberissimo di schierarsi!), ha dato ampio spazio sul tema al ministro Calderoli con un’intervista pubblicata nell’edizione di ieri.
Una domanda, e una risposta, per tutte. Eccola: “Conferma che se non dovesse ottenere le riforme che ha in mente sarebbe pronto a lasciare la politica?”
La risposta: “È tutto molto semplice. Le riforme sono la mia ragione di vita. Mi sono buttato tanti anni fa in questa esperienza perché avevo l’ambizione di contribuire a cambiare il Paese. Per cui, o porto a casa dei risultati oppure è giusto chiedersi che senso ha continuare nell’impegno pubblico“.
Raccontato così, il ragionamento di Calderoli non fa una grinza. Fa disastri, invece, se alla sua narrazione si aggiunge la parte essenziale mancante. E cioè che se l’Autonomia così come concepita è “la ragione di vita” del ministro, il Sud Italia ha non una ma mille ragioni per difendere il suo diritto a “vivere”: non meglio, ma almeno non peggio di quanto oggi già vive rispetto agli agi in cui si culla il Nord. Insomma, la cosa che il ministro e la Lega continuano a far finta di non capire è che la riforma che piace a loro aumenterebbe il divario Nord-Sud in tutte le categorie del benessere, oltre che nei diritti fondamentali.
E allora, e in conclusione: Calderoli lascia l’impegno pubblico se non gli danno il giocattolino per fregare il Sud? Sai che guaio!
P.S.: L’esclamazione “Sai che guaio!” è presa in prestito dal commento di Vittorio Feltri alla notizia di Fabio Fazio che lascia la Rai.
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