Sale la febbre del Giro d’Italia, Bagnoli si tinge di rosa: vetrine, balconi, gelati e tazze da caffè

A Bagnoli Irpino è scattato il contro alla rovescia e tutto il centro del paese ha aderito al concorso bandito dal Comune, Provincia e Consorzio Turistico. I bar propongono il gelato al gusto rosa, e il caffè si serve in tazzine prodotte in edizione limitata che richiamano al Giro d'Italia

Bagnoli si tinge interamente di rosa. A poche ore dall’evento nazionale che accenderà i riflettori sul comprensorio altirpino, fervono i preparativi per l’accoglienza della IV tappa del Giro d’Italia Venosa-Lago Laceno. Tutto pronto non solo per il concorso bandito da Comune, provincia e Consorzio Turistico Bagnoli Laceno, ma la febbre del Giro ha contagiato soprattutto i bar e le pasticcerie, che stanno proponendo il gelato rosa e il caffè servito in tazzine prodotte in edizione speciale per l’evento.

Balconi e portoni delle abitazioni, vetrine delle attività commerciali: un tripudio di fiori e addobbi colora il centro cittadino, così come sta accedendo anche a Montella e in Piazza San Rocco a Sant’Angelo dei Lombardi. Anche il manto stradale è oggetto di pitturazioni e disegni che ripropongono slogan e messaggi di benvenuto per la carovana rosa. Si apre oggi infatti a Bagnoli il week end in rosa, con una carrellata di eventi sportivi, culturali, musicali ed enogastronomici. Una festa per tutti, adulti e bambini.

“È la quarta volta che il giro d’Italia percorre le nostre strade. Paesaggi mozzafiato, boschi lussureggianti, enogastronomia di eccellenza, unica stazione sciistica in Campania. È il riconoscimento delle particolarità della nostra terra, che vuole imporsi quale riferimento turistico regionale ed anche oltre” anticipa il sindaco Filippo Nigro.

“Ma il Giro è anche una vetrina eccezionale per mettere in mostra le nostre bellezze, e promuovere il nostro territorio, per cui il paese si appresta a rendergli omaggio, addobbato di rosa e con una serie di iniziative che hanno coinvolto la cittadinanza, associazioni ed operatori turistici” conclude.

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