L’eolico massivo è uno scempio devastante per il territorio: la denuncia del Sottosegretario Sgarbi
Il critico d'arte intervenuto in Irpinia condanna l'aggressione delle torri del vento a danno del patrimonio archeologico e paesaggistico. Legambiente Campania intanto diffonde i dati sul numero impianti e sulla corsa all'eolico in particolar modo nelle province di Avellino e Benevento
L’eolico massivo è uno scempio devastante per il territorio. Le prime conferme arrivano dal sottosegretario di stato alla cultura Vittorio Sgarbi e sono una prima risposta all’inchiesta realizzata da Irpinia Tv sull’incursione delle multinazionali del vento in provincia di Avellino.
Uno dei critici d’arte più celebrati in Italia denuncia lo sfregio paesaggistico e archeologico che si sta consumando in provincia, che vede un’aggressione massiva del consumo di suolo e la totale assenza di una governance regionale e locale. Le torri del vento che continuano a occupare spazi e sky line impegnano un totale di 59 comuni in Campania coinvolti da installazioni di eolico, e vedono protagonisti i territori delle province di Benevento e di Avellino.
Il dossier di Legambiente Campania presentato da poco a Benevento rivela che la Campania è la terza regione d’Italia per potenza installata, e rappresenta addirittura la seconda per produzione annua, grazie ai 3,7 TWh di energia elettrica prodotta nel 2021.
Secondo le stime di Legambiente le installazioni sono 625 con oltre 1200 turbine, che contribuiscono per il 18% all’intera produzione eolica nazionale. Le prospettive di crescita annunciate sono esorbitanti, ma riguardano esclusivamente le multinazioni e le compagnie energetiche: i territori vengono soltanto saccheggiati e deturpati.
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