Franza risponde a Gambacorta sulla Zes: stiamo recuprando i ritardi del passato
Il primo cittadino di Ariano spiega , in un comunicato,le strategie dell'amministazione per recuperare i ritardi che arrivano dal passato
Riceviamo e pubblichiamo:
Con piacere e un po’ di stupore leggo sui giornali suggerimenti e consigli in merito alla opportunitàdi candidare il P.I.P. di Camporeale ad area Zes, in base all’art 37 del D.L. 36/2022. Bene! Accolgo con piacere l’appello accorato all’unità e alla coesione territoriale su temi così importanti.Tuttavia,mi sorprende che tale appello provenga anche da parte di chi nel 2018,pur ricoprendocariche di governo nella Città di Arianoe nella Provincia di Avellino, non colse l’occasione o,forse, non ebbe la giusta determinazione per convincere la Regione Campania a includere nella
“Proposta di Piano di sviluppo strategico per la istituzione della Zona Economica Speciale,denominata “ZES Campania”, le due aree oggi oggetto di dibattito, ovvero l’area adiacente allaStazione Hirpinia e, per l’appunto, l’area P.I.P. di Camporeale.
È un peccato che nel 2018 si sia persa questa occasione, perchè oggi avremmo potuto avere potenzialmente due aree Zes a beneficio delle attività produttive, e, invece,l’attuale amministrazione ha dovuto affrontare la questione che era rimasta all’anno zero. Infatti, nonostante la collocazione definitiva della stazione Hirpinia nel comune di Ariano Irpino inlocalità Santa Sofia fosse nota già dal novembre 2014, quando tale previsione fu inserita all’art 1comma 2 del decreto legge “Sblocca Italia”, l’amministrazione comunale di Ariano Irpino non solo non ritenne di adeguare il piano urbanistico rispetto a questa grande infrastruttura, con la inevitabile
conseguenza di non aver potuto chiedere nel 2018 la Zes sui terreni limitrofi alla stazione, in quanto ancora a destinazione agricola,ma, come già detto, pur facendo parte del consorzio Asi, non riuscì nemmeno ad ottenere la Zes per il Pip di Camporeale. Ci siamo ritrovati soltanto con unatardiva Delibera di C.C n.11 del 9.04.2018, con cui il Comune di Ariano Irpino si è limitatosemplicemente a fare “voti al Presidente della Giunta Regionale della Campania, nonché al Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché ad integrazione e a modificazione del Piano di
sviluppo strategico della “ZES Campania”( già approvato 10 giorni prima), venisse inserito il Comune di Ariano Irpino, per una superficie complessiva pari a circa 80 ettari. Insomma, ci si è limitati a mettere la pezza a colori o, per essere più chiari, a chiudere la stalla dopo che i buoi erano scappati.
Ciò nonostante, nulla è perduto, se non tempo prezioso, chenoi stiamo cercando di recuperare facendo ciò che si sarebbe dovuto fare tempo addietro: una intesa istituzionale ai sensi dell’art 8 della legge regionale n.19 del 2013 con il Consorzio ASI della Provincia di Avellino (di cui il Comune di Ariano Irpino faceva parte già nel 2018), per tentare di inserire anche l’area del Pip di Camporeale nelle aree Zes della Campania; la variante allo strumento urbanistico per l’area interessata dalla stazione Hirpinia, prevedendo uno sviluppo industriale che riguardi anche quel segmento di territorio. Tutte attività che, con un minimo di lungimiranza amministrativa, si sarebbero potute porre inessere per tempo, già nel 2018, senza obbligare la nostra comunità a rincorrere modifiche del Piano già adottato dalla Regione e dal Consiglio dei Ministri.
Siamo lontani dalla campagna elettorale, non riempiamo le pagine di giornali con titoloni acchiappa consensi, pur sapendo perfettamente di essere ben distanti dalla verità dei fatti, e, soprattutto, diessere nel torto.
Chi vuol dare il proprio contributo per la nostra Città, è ben accetto, purché
sia un contributo improntato a serietà e rispetto per gli arianesi.”
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