Il Comune di Avellino perde la sede unica 30 anni dopo col trasloco degli uffici: il piano
L’Amministrazione municipale ha affidato la progettazione esecutiva della sede comunale che doppo 30 anni tornerà a palazzo De Peruta. È ormai definito il piano di riassetto degli uffici che in parte saranno decentrati. Tra le sedi anche alcune periferie
L’Amministrazione municipale ha affidato la progettazione esecutiva della sede comunale che dopo 30 anni tornerà a palazzo De Peruta. Il piano di riassetto degli uffici elaborato dalla Giunta Festa pone fine alla sede unica, portata a termine dal Sindaco Angelo Romano all’inizio del 1995 e inaugurata dalla prima Amministrazione di Antonio Di Nunno eletto nel maggio di quell’anno. Si tratta di un cambiamento non solo simbolico, ma avrà un effetto significativo sulla città e l’utenza, i cittadini. Più o meno nello stesso momento tra circa un anno cambieranno ubicazione numerosi servizi di interesse pubblico. Piazza del Popolo diventerà una sede universitaria, ma anche il foro civile del Capoluogo con l’attivazione del Giudice di Pace. L’Anagrafe si trasferirà in via Francesco Tedesco, presso l’attuale sede del Comando di Polizia Municipale, mentre presso la Casa della Cultura Victor Hugo funzioni di segretariato universitario e uffici municipali conviveranno. Altri servizi destinati ad essere decentrati troveranno sede nelle periferie. Si tratta di decisioni ancora non assunte, in attesa che il piano definitivo venga approvato. Nel frattempo, la progettazione esecutiva di palazzo De Peruta servirà a dare forma agli uffici politici e dirigenziali del Comune di Avellino che perde la sede unica ma diventa capillare.
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