Dogana di Avellino, via il telo di Spiniello si rivede la facciata. Ora il restauro
È stato rimosso il telo realizzato dal pittore Spiniello che copriva le rovine della Dogana di Avellino in piazza Amendola, ormai pronta per il cantiere. È il prologo per l’inizio dei lavori di restauro, autorizzati fino al febbraio 2024. Nessun impatto previsto sul traffico
Il cantiere della Dogana di Avellino e le rovine della facciata sono di nuovo visibili in piazza Amendola. È stato rimosso il telo artistico realizzato dal pittore Giovanni Spiniello. È il prologo per l’inizio dei lavori di restauro, che secondo il cronoprogramma presentato al Comune di Avellino dall’impresa appaltatrice sono in partenza. La Sapit di Roma dovrà comunque consegnare l’opera completa entro il 28 febbraio del 2024, cioè esattamente tra un anno. L’opera non inciderà sul traffico, almeno per il momento. Il dispositivo del traffico adottato si limita a chiudere il perimetro di sicurezza intorno al cantiere, ma le auto e gli altri veicoli continueranno a circolare. L’intero progetto sarà realizzato sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Architettonici per conto del Ministero. A trent’anni dall’incendio che ha distrutto l’ex cinema Umberto, per la Dogana di Avellino è tempo di aprire il cantiere, in allestimento con i fondi europei del PICS – Piano Integrato Città Sostenibile finanziato dalla Regione Campania negli anni scorsi, in gran parte dedicato al recupero del centro storico e dei quartieri orientali della città.
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