Castagna del Partenio IGP, riconoscimento entro fine gennaio
Ministero delle Politiche Agricole e Regione credono nel progetto di filiera per il settore della castagna in Campania, trainato dalle eccellenze dell’Irpinia. Finanziati 17 progetti, mentre arriva il riconoscimento della Igp per i produttori del Partenio. È la terza "Indicazione geografica protetta”, dopo quelle di Montella e Serino
Dopo dieci anni di crisi, il settore castanicolo sembra rivedere la luce in Campania e in Irpinia. Sono ripresi gli investimenti pubblici, con oltre 21 milioni di euro assegnati a copertura di 17 progetti si riconoscono nuove Igp (Indicazione geografica protetta). È il caso del Partenio, che entro la fine di gennaio sarà la terza “Indicazione geografica protetta” d’Irpinia, dopo quelle di Montella e Serino. Il Ministero delle Politiche Agricole e la Regione credono nel progetto di filiera per il settore della castagna in Campania, trainato dalle eccellenze dell’Irpinia e coordinato dal Distretto regionale delle Castagne e dei Marroni. L’organismo, insediato nell’aprile scorso, è nato per consentire l’affiancamento di Ministero e Regione ai territori, con un obiettivo ambizioso: il progetto di filiera. Produzione e raccolta, lavorazione e trasformazione sono i quattro pilastri di una vera e propria industria d’eccellenza in Campania, di cui la provincia di Avellino rappresenta un riconosciuto motore. Se la castanicoltura da frutta in Campania vale il 50% dell’intera produzione nazionale, oltre il 60% è garantito dall’Irpinia, che non ha mai fermato la sua crescita, nonostante le difficoltà. La castagna, le nocciole e il vino, tra le altre risorse naturali pregiate dell’Irpinia, offrono prospettive anche sul piano industriale, all’intera economia locale dove peseranno molto per il futuro le scelte in materia di infrastrutture e servizi.
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