Comuni senza personale, in Alta Irpinia si condividono segretari, ragionieri, tecnici e vigili
Gli enti locali sono costretti a ricorrere ad escamotage per garantire il funzionamento della macchina amministrativa. Per l'avvocato amministrativista Donato Pennetta "urge una riforma della PA che rischia di affossare servizi e pubblico impiego"
Gli Enti Locali sono a corto di personale, in Alta Irpinia la macchina amministrativa sopravvive con le convenzioni tra comuni. Si condividono i segretari comunali, si esternalizzano i servizi si ingaggiano i tecnici con contratti a tempo determinato per partecipare ai bandi e garantire la sopravvivenza dei presidi pubblici.
Un autentico paradosso per la pubblica amministrazione come ha evidenziato l’avvocato amministrativista Donato Pennetta, che conferma l’affanno vissuto soprattutto dai piccoli comuni. “Solo oggi c’è stato lo sblocco del turn over, ma la pubblica amministrazione come la sanità pubblica non sono più attrattivi” critica.
“La drastica riduzione del personale non ha coinciso con la riorganizzazione dei servizi, le persone rimaste sono invecchiate, e hanno una formazione non più consona con le competenze oggi necessarie. Ci vorranno 10 anni per recuperare terreno. A questo si aggiunge la necessità di una riforma del lavoro complessiva”.
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