Baiano: il Maio di Santo Stefano ritrova il popolo. Issato il “tronco sacro”.
Migliaia le persone presenti al tradizionale rito, tra i più sentiti nel mandamento baianese
Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, la tradizionale festa del Maio di Santo Stefano è ritornata a Baiano. Una preparazione assai lunga che inizia il 13 dicembre.
Tradizione vuole che dal giorno di Santa Lucia, fino a Natale, tutte le mattine vengano celebrate le cosiddette “mess’e notte” che hanno inizio alle 5.00 in modo da consentire alle persone di recarsi a lavoro dopo la celebrazione della messa.
Di qui l’arrivo ai giorni clou della festa: il 24, 25 e 26 dicembre.
Grande emozione nelle piazze centrali del paese e tra i vicoletti dei Vesuni.
Il popolo ha riaccompagnato il grosso albero dalla località montana di Arciano, fino a piazza Santo Stefano, dove il Maio è stato issato dinanzi alla chiesa patronale.
Grande e massiccia la partecipazione dei baianesi, tanti i giovani presenti che con i loro canti e balli hanno aperto il corteo insieme agli spari delle carabine da parte dei gruppi di avancarica, storici protagonisti dell’evento
Davanti alla chiesa madre di Santo Stefano cinque funi distribuite in cinque angoli diversi che vengono tirate contemporaneamente. È il momento più delicato del rituale che racchiude in sé impegno, pericolo e costanza. Le funi vengono tese e lentamente, dopo il via, iniziano ad essere tirate.
Finalmente il maio svetta verso il cielo.
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