Trent’anni dopo l’incendio va in appalto il restauro della Dogana di Avellino
Trent’anni dopo l’incendio che l’ha distrutta la Dogana di Avellino è vicina al restauro. Il Comune di Avellino ha annunciato la gara per affidare l’appalto. Nel frattempo aumentano le risorse disponibili, che sfiorano i 4 milioni di euro
Trent’anni dopo l’incendio che l’ha distrutta la Dogana di Avellino è vicina al restauro. Il Comune di Avellino ha annunciato la gara per affidare l’appalto. Nel frattempo aumentano le risorse disponibili, che sfiorano i 4 milioni di euro. Ai 3 milioni e mezzo del PICS l’Amministrazione comunale ha stanziato e assegnato 444mila euro, colmando il divario con il preventivo. A questo punto la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori può iniziare. Nel cuore del centro storico avellinese il monumento settecentesco ricongiungerà il passato millenario del luogo con il futuro della città, offrendo dall’inedita terrazza praticabile una vista della città trasfigurata dalla ricostruzione post sisma iniziata negli anni Ottanta. Dopo l’informativa resa dal progettista Giovanni Multari al consiglio comunale, acquisito da tempo il via libera della Soprintendenza al progetto, è ormai tempo di iniziare i lavori. Il telo artistico donato dal pittore Giovanni Spiniello, ormai provato dagli elementi e dal tempo, non cela più le macerie illustri di un monumento che gli avellinesi sono stanchi di aspettare. Resta da risolvere la questione della funzione che la nuova Dogana dovrà svolgere nel tessuto sociale e culturale del Capoluogo, al di là delle enunciazioni. C’è un anno di tempo per presentare un piano compiuto di utilizzo. Ora tocca al cantiere.
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