Metro leggera, sorpresa sotto l’albero: su undici bus ne funziona solo uno

Brutta sorpresa sotto l’Albero di Natale del comune capoluogo. Dopo 20 anni e 25 milioni spesi per attivare la Metro leggera, si scopre che sugli 11 bus in dotazione soltanto uno funziona

Ne è rimasto soltanto uno. I bus highlander della metro leggera, dal 2010 fermi nel deposito dell’Air di Torrette di Mercogliano, quando furono acquistati alla modica cifra di 450mila euro l’uno, non hanno retto all’usura del tempo, che per loro è passato immobile, e dell’inattività.

Nonostante le varie manutenzioni a cui sono (o forse è meglio dire sarebbero) stati sottoposti nel corso degli anni, sono praticamente tutti guasti: undici erano all’inizio, ma per questo periodo di pre-esercizio della metro l’Air ne può utilizzare solo uno, gli altri infatti o non riescono addirittura a partire oppure si sono fermati alla prima curva. E’ questo il principale motivo che sta bloccando, dallo scorso luglio, la partenza effettiva del sistema di trasporto pubblico e l’annunciata salita a bordo dei primi passeggeri.

La notizia trapela da fonti interne dell’Air, e svela l’ennesimo vergogna di uno scandalo che prosegue da vent’anni e che è costato alle tasche degli avellinesi già oltre 25 milioni di euro. Un attesa e uno sperpero di denaro per ritrovarsi con un solo mezzo che fa il giro della città, solo soletto, senza poter imbarcare passeggeri.

E chissà se un giorno gli utenti saliranno a bordo della metro leggera: naturalmente così com’è il sistema di trasporto è del tutto inutile, bisognerà provare a rianimare in qualche modo gli altri pullman. Lunedì comune e Air si vedranno faccia a faccia per capire come muovere i prossimi passi, quello dei mezzi non è l’unico problema; da remoto infatti i tecnici Air riescono ad avere il controllo solo della sottostazione di via Tedesco, le altre non rispondono agli input tecnici e vanno gestite manualmente. Non solo, gli intoppi sulla viabilità e le corsie preferenziali rendono complicato il passaggio dei bus soprattutto in via Circumvallazione e via Guarini. Se proprio si vuole a tutti i costi un sistema di trasporto a basso impatto ambientale, forse è meglio farsela a piedi

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