L’Arcidiocesi altirpina ospita uno sportello di Invitalia, Don Rino Morra: rifondiamo la comunità

La Chiesa sostituisce la politica e convoca i giovani, le associazioni, gli amministratori e tutti i portatori di interesse per illustrare la misura "Resto al Sud" e offrire occasioni di autoimprenditorialità a quanti decidono di restare e non emigrare in cerca di lavoro

L’Arcidiocesi apre le porte a Invitalia per infittire tessuto imprenditoriale, e offrire una possibilità ai giovani di restare invece di emigrare e abbandonare le aree interne. L’arcivescovo pasquale Cascio accoglie il responsabile dell’agenzia Giuseppe Glorioso all’Abbazia del Goleto, dove è stata presentata la misura Resto al Sud.

Oltre alla partecipazione dei giovani provenienti da tutto il comprensorio altirpino, quali interlocutori privilegiati invitati dalla Diocesi, erano presenti anche il coordinatore della strategia nazionale Aree interne Mimmo Gambacorta, il presidente regionale dei forum dei giovani della Campania Giuseppe Caruso, Luigi Famiglietti docente dell’università di cassino, il sindaco di Torella dei Lombardi Amado Delli Gatti, la consigliera comunale di Sant’Angelo Rosanna Repole.

Ad aprire i lavori il vescovo Cascio affiancato da Don Rino Morra, responsabile delle politiche del lavoro della Diocesi, schierati in prima linea in un processo di affiancamento e formazione di una nuova classe imprenditoriale che possa leggere i bisogni del territorio e tradurli in opportunità di lavoro.

Non solo. Con l’apertura di uno sportello informativo presso gli uffici dell’episcopio a Sant’Angelo dei Lombardi, la Diocesi getta le basi per il superamento delle logiche politiche e degli interessi di parte. Cascio infatti ha parlato di opportunità aperte a tutti, inclusive e edificanti di un nuovo tessuto sociale e di comunità.

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