Il Comune di Avellino espropria i ruderi di via Tedesco e corso Umberto I
Il Consiglio comunale si prepara ad acquisire le prime cinque unità abitative non ricostruite in via Francesco Tedesco, dove restano nell’incuria i ruderi lasciati dal sisma del 1980. L’ente dovrà decidere ora come procedere. Serve un progetto
Interverrà direttamente il Comune di Avellino sulla riqualificazione dei ruderi lasciati dal terremoto del 1980, ormai 42 anni fa. Lunedì 21 novembre il Consiglio comunale è chiamato a votare il provvedimento che dispone l’acquisizione delle prime cinque unità abitative non ricostruite in via Francesco Tedesco e corso Umberto I. Si tratta di proprietà frazionate da un ampio numero di eredi, che nei decenni non hanno proceduto alla ricostruzione di immobili. In alcuni casi queste unità avrebbero avuto anche diritto al contributo dello Stato. La strada scelta dal Comune di Avellino lascia aperta la soluzione del recupero. L’ente dovrà decidere come procedere nei diversi casi. Si va da aree di sedime recintate con resti più o meno inutilizzabili delle vecchie case a edifici che potrebbero essere ricostruiti. Nel corso della seduta il Sindaco Gianluca Festa annuncerà il profilo dell’intervento, che rientra nel piano più generale di qualificazione della cosiddetta Porta Est, tra piazza Amendola, piazza Castello, corso Umberto I, via Francesco Tedesco e Borgo Ferrovia, inseriti in diversi progetti finanziati, a cominciare dal PICS.
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