L’Irpinia si ferma per la festa dei santi e commemorare i defunti
Gli avellinesi hanno iniziato la tradizionale visita ai defunti già nel fine settimana. Ma è da oggi, nella ricorrenza della festa dedicata dai cristiani a tutti i Santi, che l’afflusso al cimitero si intensifica, prima di arrivare al clou domani, 2 novembre, con la tradizionale giornata di commemorazione dei defunti. La festa di Ognissanti ha origini antichissime. È entrata nel calendario fin dai primi secoli della Chiesa cristiana, quando si ritenne di dover onorare la memoria dei martiri di Cristo, morti per testimoniare la Parola. Fu Papa Bonifacio IV a introdurre la tradizione di una festa vera e propria il 13 maggio 610.Due secoli dopo, un altro Pontefice, Gregorio IV, la spostò a novembre favorendo il connubio tra la ricorrenza dei Santi e quella dei defunti, un culto familiare dei PENATI, che si perde nelle origini della tradizione romana. Sin dalle prime ore della mattinata il cimitero di Avellino è gremito di visitatori.Famiglie, anziani e giovani, tanti bambini, hanno assiepato i viali, le tombe a vista, le cappelle gentilizie, i loculi esterni ed interni, rinnovando un rito e una devozione sentitissimi in Irpinia. Regge nel frattempo il dispositivo del traffico, che in mattinata è proseguito ordinato fino al maggiore afflusso dopo mezzogiorno. La prova più impegnativa è attesa domani
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