Quattrograna: a un mese dall’inizio dei lavori di demolizione oggi solo una discarica a cielo aperto
Un mese fa l’arrivo degli operai della ditta Milito di Cava dei Tirreni ai piedi dell’edificio numero uno di Quattrograna ovest per la demolizione. Quel che resta oggi è una discarica a cielo aperto
L’arrivo degli operai della ditta Gruppo Milito di Cava dei Tirreni ai piedi dell’edificio numero 1 di Quattrograna Ovest, in via Nicola Archidiacono, fu accolta, esattamente un mese fa, come la genesi di una liberazione da decenni di degrado e di abbandono.
Era esattamente il 15 settembre quando vi demmo notizia dell’avvio dei lavori di demolizione di un plesso che rappresenta il simbolo del degrado e dell’abbandono di una intera periferia, lavori propedeutici alla realizzazione, sulla stessa area di sedime, di un nuovo edificio su un unico livello, da adibirsi a Centro Servizi e di quartiere.
Lavori funzionali alla realizzazione degli interventi previsti dal Bando Periferie, siglati dall’allora sindaco Paolo Foti a Palazzo Chigi nel 2017.
“Pochi giorni per liberare gli alloggi” ci disse il direttore dei lavori e così a quanto pare è stato. Il punto è che tutto ciò che giaceva all’interno degli alloggi è stato semplicemente scaricato all’ingresso degli stessi e lasciato lì.
Quel che resta è una discarica a cielo aperto, una montagna di mobili, materassi, armadi e persino abiti, oggetti che raccontano di una quotidianità ormai sbiadita, e l’indignazione di chi vive in quella zona della città, di residenti e cittadini che da un mese sono costretti, dopo decenni di abbandono, a subire questo scempio.
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