Medicina territoriale, sì dal Governo alle assunzioni. Assegnati i primi fondi

Il Governo ha decretato un miliardo da ripartire tra le regioni per assumere in deroga personale da impiegare nelle case e ospedali di comunità e nelle centrali operative. Primo passo rispetto al fabbisogno richiesto dalla Campania nelle scorse settimane

Case e ospedali di comunità, Unità di continuità assistenziale e Centrali operative potranno assumere e disporre di personale nuovo. Le Regioni potranno programmare l’ingresso di figure professionali agendo in deroga al tetto di spesa. Il Governo lo ha stabilito con uno dei decreti attuativi collegati alla Legge di Bilancio. Il provvedimento è stato emanato dal Ministero della Salute, che lo ha presentato alle Regioni per la discussione di merito. È stato destinato alla medicina territoriale un miliardo. Si tratta di un primo passo rispetto al fabbisogno richiesto in questi mesi dalla Campania con il Governatore Vincenzo De Luca, che ha lungamente insistito sul punto. Il primo riparto assegna alla Campania poco più di 120 milioni a regime, cioè entro il 2026. Per ora viene riconosciuto il principio sostenuto dal Governatore campano. Per rilanciare il servizio sanitario, alleggerendo gli ospedali con una organizzazione territoriale dell’assistenza, servono investimenti sul personale, che deve essere adeguato per numero e professionalità. Ma più di un dubbio resta sul piano degli stanziamenti, che l’attuale Governo non può al momento decidere, in attesa che subentri il nuovo Esecutivo frutto delle ultime elezioni. Di fatto Palazzo Chigi si è mosso nel solco dell’ordinaria amministrazione, lanciando un segnale, in attesa che i futuri premier e ministro della salute facciano di più.

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