Distretto eolico altirpino, il ruolo determinante dei Comuni. Ecco il “caso Calitri”

Terza puntata dell'inchiesta di Irpinia tv. Il Comune di Calitri è riuscito ad evitare la costruzione di parchi eolici dal 2008 ad oggi, con la presentazione di osservazioni e una dura opposizione. Lo scenario oggi cambia: le autorizzazioni per parchi eolici superiori ai 30 megawatt si candidano al Mite

I Comuni e le amministrazioni comunali rivestono un ruolo determinante per l’avanzata delle multinazionali del vento. Sia nel caso in cui l’autorizzazione viene presentata in Regione, sia che si proceda per trattativa privata con i cittadini per la cessione dei terreni, i Comuni possono opporsi e presentare osservazioni nelle sedi competenti.

E’ la tempistica a fare la differenza e a consentire alle amministrazioni di presentare osservazioni in tempo utile. Quindi accade che per “distrazione” i comuni non riescano a intervenire in tempo e a frenare progetti che poi proseguono indisturbati i loro iter.

Il caso di Calitri è emblematico. Dal 2008 ad oggi il Comune è sempre intervenuto per frenare le autorizzazioni, ponendosi di trasverso ai progetti candidati in Regione Campania. Oggi il Comune è protagonista di un braccio di ferro con il Mite per un’autorizzazione depositata da una società che intende costruire un parco eolico di potenza superiore ai 30 megawatt. Ad oggi con la presentazione delle osservazioni, curate da un legale incaricato dal Comune, il progetto è oggetto della Valutazione di Impatto Ambientale. Una procedura questa, che dovrebbe rendere “sconveniente” per la società confermare l’investimento.

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