Venerdì mattina i panificatori irpini in piazza per protestare contro il caro energia: «Così chiuderemo tutti»
Gianfranco De Simone, titolare dell’omonimo panificio con sede a Torelli di Mercogliano, prova a prenderla con un pizzico di filosofia per non tradire sgomento e preoccupazione per una condizione ormai insostenibile. Anche lui, venerdì mattina, sfilerà lungo corso vittorio Emanuele, insieme ai panificatori aderenti a Confcommercio Avellino, per manifestare contro il rincaro dei costi delle utenze e l’aumento dei prezzi delle materie prime che stanno letteralmente opprimendo l’intera categoria
Gianfranco De Simone, titolare dell’omonimo panificio con sede a Torelli di Mercogliano, prova a prenderla con un pizzico di filosofia per non tradire sgomento e preoccupazione per una condizione ormai insostenibile. Anche lui, venerdì mattina, sfilerà lungo corso vittorio Emanuele, insieme ai panificatori aderenti a Confcommercio Avellino, per manifestare contro il rincaro dei costi delle utenze e l’aumento dei prezzi delle materie prime che stanno letteralmente opprimendo l’intera categoria. Una delegazione dei panificatori chiederà di incontrare Sua eccellenza il Prefetto di Avellino per individuare soluzioni e condividere azioni future, ma per Gianfranco, che questo mese ha dovuto pagare una bolletta energetica di 19mila euro, non può esserci altra soluzione se non quella di un intervento a sostegno della categoria. Nel Paese del reddito di cittadinanza, dice, è doveroso che lo Stato intervenga a nostro sostegno.
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