Libri “fuori commercio”
A conclusione di un proprio studio e completata la prova d’esame, qualunque ne sia stato l’esito, dovrebbe risultare difficile vendere con distacco i propri libri, magari per pochi spiccioli, come per disfarsi di un inutile ingombro.
Quei libri sono stati tuoi compagni di viaggio ed hanno condiviso con te la “fatica” di studiare, le relative difficoltà e le ansie, sempre pronti a farsi consultare per darti un aiuto.
Anche sotto un profilo non affettivo bensì egoistico, essi potrebbero ancora esserti utili in avvenire; e, comunque, che vantaggio economico ti potrebbe dar mai una “svendita” a prezzi certamente “stracciati”, quando con poco sacrificio potresti realizzare altrettanto, limitando qualche consumo negli sprechi della vita moderna?
C’era proprio bisogno di attuare tanto rancore e proprio con chi ti ha aiutato e ti è stato vicino in giorni difficili?
Sembra quasi di assistere a quella dannata voglia che prende alcuni di liberarsi, in vista di divertimenti o vacanze, del proprio cagnolino, abbandonandolo lungo la strada, con inconcepibile insensibilità, alla propria sorte.
Eppure quell’animale domestico ti era stato affettuoso e fedele, tanto che non capirà mai quella decisione e, se sopravviverà, continuerà sempre a cercarti, scodinzolando di gioia se dovesse ritrovarti, generosamente convinto di essersi smarrito contro la tua volontà e non invece odiosamente da te lasciato!
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