Caos traffico in città, una condanna senza appello per gli avellinesi
Anche stamattina le arterie del centro cittadino si sono trasformate in un unico gigantesco ingorgo. Non sembra esserci soluzione ad una quotidianità insostenibile per i cittadini avellinesi e per le migliaia di cittadini che ogni giorno raggiungono il capoluogo da ogni angolo della provincia
Ogni avellinese al mattino si sveglia e sa che dovrà trascorrere almeno un’ora in mezzo al traffico per portare i figli a scuola o per raggiungere il posto di lavoro. Da via colombo a via de Conciliis, da viale Italia a via Circumvallazione, da via Annarumma a Tuoro Cappuccini non c’è arteria cittadina tra le 7 e le 9, quindi dalle 13 alle 14, non si trasformi in una trappola infernale. Un unico grande ingorgo che fagocita tutto.
Non sembra esserci soluzione, se è vero come è vero che il sindaco di Avellino, solo pochi giorni fa, ha evocato la necessità di un piano traffico che non c’è, e dunque ai cittadini non resta che escogitare nuovi e futuribili percorsi, anticipare i tempi nella certezza di dover pagare l’inevitabile dazio. Ma per quanta fantasia e ingegno possano aiutare nel ricercare circuiti alternativi non c’è verso di sfuggire alla trappola quotidiana.
Per non parlare di quei cittadini non residenti in città, costretti ad arrivare ad Avellino da ogni angolo della provincia e a muoversi a passo d’uomo non appena fanno ingresso nel capoluogo, da est come da ovest, percorrendo arterie dimezzate dalle corsie della metropolitana leggera. Talmente leggera che, proprio come il piano traffico, manco a dirlo, non c’è.
L’estate è appena finita ma il sole continua a splendere nel cielo mattutino di Avellino. Ben presto, però, arriverà il freddo e con il freddo le piogge. Allora si ché il gioco si farà duro, sopravvivere sarà per pochi. Per tutti gli altri ombrello e scarpe da trekking.
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