Terzo Polo, nessun candidato in campo per il gruppo dirigente irpino di Italia Viva. Stessa situazione nel resto della Campania
Nonostante in Campania Italia Viva potesse contare su di un gruppo dirigente molto forte, su di un’ampia compagine di consiglieri regionali e riferimenti istituzionali, i vertici nazionali hanno imposto candidature estranee ai territori, privilegiando i parlamentari uscenti
C’è un dato politico sul quale, in questi giorni appena successivi alla presentazione delle candidature per le politiche del 25 settembre, poco si è ragionato. Il gruppo dirigente di Italia Viva, che in questa provincia esprime un consigliere regionale campione di preferenze qual è Enzo Alaia, un ‘ex presidente della Provincia nella persona di Domenico Biancardi e un riferimento di peso della politica provinciale che risponde al nome di Beniamino Palmieri, non esprime alcuna candidatura. Né nei listini proporzionali, né all’uninominale. Sono insistenti le ricostruzioni secondo cui sarebbe stato il governatore De Luca a spingere Alaia e i suoi al disimpegno rispetto alla sfida del terzo polo, ma a prescindere dalla fondatezza di una ricostruzione tutta da verificare, i fatti ci dicono che quanto accaduto in Irpinia è in realtà accaduto nel resto della regione.
Nonostante in Campania Italia Viva potesse contare su di un gruppo dirigente molto forte, su di un’ampia compagine di consiglieri regionali e riferimenti istituzionali, i vertici nazionali hanno imposto candidature estranee ai territori, privilegiando i parlamentari uscenti. Insomma, Roma si è mostrata indifferente alle istanze provenienti dai territori, con scelte che hanno creato malumori e disorientamento. Un alto dirigente del partito, indisponibile a rilasciare dichiarazioni ufficiali, ci ha candidamente confessato che ad oggi c’è una enorme difficolta a mettere in moto il motore della campagna elettorale. In queste ore si fa largo l’indiscrezione secondo cui Matteo Renzi sarebbe determinato a cercare un chiarimento, ma è del tutto evidente che nelle condizioni date sarà molto complicato, per consiglieri regionali, riferimenti ed amministratori, fare campagna elettorale ventre a terra, casa per casa, sui territori.
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