Con il taglio dei parlamentari l’Irpinia può contare solo su tre eletti sicuri in Parlamento. Due alla Camera e uno al Senato

La quarta casella potrebbe arrivare dal voto all’estero con l’elezione di Toni Ricciardi nel collegio Europa sempre per Montecitorio

Al netto di quel che raccontano i sondaggi l’unica certezza che abbiamo, in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, è che la riduzione del numero dei parlamentari, sancita dal referendum del settembre 2020, restituirà alla provincia di Avellino una rappresentanza estremamente esigua. La riduzione dei deputati da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200 ha determinato un ridisegno complessivo dei collegi elettorali del Rosatellum che ha fortemente penalizzato i territori demograficamente più deboli come i nostri, in favore dei territori più pesanti e dunque determinanti in termini di consenso. Detta altrimenti, nella definizione delle candidature al proporzionale prevalgono, in posizione eleggibile, candidati espressione delle province più popolose. Andiamo nei dettagli

Nel 2018, con questa stessa legge elettorale, l’Irpinia poté esprimere sette parlamentari. Cinque del Movimento Cinque Stelle: Sibilia, Gubitosa, Maraia e Pallini alla Camera e Ugo Grassi al Senato. Quindi Umberto Del Basso de Caro per il Pd e Cosimo Sibilia per Forza Italia, entrambi a Montecitorio.

Il prossimo 26 settembre potremo certamente contare solo su tre parlamentari espressione della provincia di Avellino: Michele Gubitosa, capolista blindato nel listino proporzionale alla Camera per il Movimento Cinque Stelle, e il vincente della contesa per il collegio uninominale di Avellino, sempre per quel che concerne la Camera dei deputati. Tra i nomi in campo, come noto, anche quello dello stesso Gubitosa che in caso di vittoria all’uninominale dovrebbe necessariamente rinunciare all’elezione del proporzionale in favore della salernitana Virginia Villani, candidata in seconda posizione. Escludendo questa ipotesi in ragione di quel che suggeriscono le proiezioni, con Gubitosa, a rappresentare l’Irpinia alla Camera dei deputati, sarà con ogni probabilità uno tra Maurizio Petracca, candidato del Pd e del Centrosinistra, e Gianfranco Rotondi, candidato del Centrodestra in quota Fratelli d’Italia.

La terza pedina potrebbe venire fuori dall’uninominale al Senato Irpinia – Sannio. Qui il Centrodestra ha schierato Giulia Cosenza da Pozzuoli ma irpina d’adozione, ex Presidente Provinciale del Pdl, eletta due volte alla Camera nella nostra provincia, nel 2006 e nel 2008, per Alleanza Nazionale. Il Pd e il Centrosinistra, invece, puntano su Carlo Iannace, mentre il Movimento Cinque Stelle su Maura Sarno. Alla luce dei sondaggi, considerata la presenza ingombrante del candidato mastelliano, la partita dovrebbe giocarsi tra Cosenza e Iannace.

Infine, a poter sperare nell’elezione c’è anche l’arianese Giuliana Francioso, candidata per Forza Italia al Senato, nel collegio Campania 2, in terza posizione dietro Bernini e Silvestro, e nel collegio Campania 1, in quarta posizione, dietro Berlusconi e gli stessi Bernini e Silvestro. La vittoria scontata di Berlusconi nell’uninominale a Monza e quella della Bernini nell’uninominale a Mestre, potrebbero garantire a Silvestro l’elezione in Campania 1 e, dunque, alla Francioso in Campania 2.

Ultima ipotesi, quella del professore Toni Ricciardi, capolista del Pd nel collegio estero Europa.

I commenti sono chiusi.