Acqua, l’annuncio a sorpresa dell’Ente idrico: affidamento in house per Alto Calore subito dopo la scissione del distretto Irpinia Sannio, prevista per fine mese

Ovviamente la posizione di Alto Calore resta estremamente precaria in ragione della procedura di Concordato aperta presso il Tribunale. Ma questa condizione, dal punto di vista normativo, non rappresenta un elemento immediatamente ostativo per l’affidamento a Corso Europa della gestione del servizio

L’ente idrico della Campania, d’intesa con la Regione, programma l’iter per aderire alla norma appena introdotta dal decreto Aiuti bis che impone agli enti d’ambito di disporre l’affidamento del ciclo idrico integrato entro 90 giorni. Superati i termini dovrebbe intervenire la Regione, entro 60 giorni,  avvalendosi di una società pubblica, per esempio “Invitalia”. Se nemmeno la Regione dovesse muoversi secondo i termini interverrebbe lo Stato centrale attraverso il commissariamento.

Secondo il coordinatore del distretto delle aree interne, Francesco Damiano, il 29 settembre verranno costituiti i due sub ambiti definiti in ragione della recente scissione del distretto, quindi si avvierà la procedura, già predisposta, per rispettare i tempi imposti dalla nuova normativa. Ad Avellino ci sarà l’affidamento diretto in house ad Alto Calore, mentre nel Sannio, dove è scaduta la concessione a Gesesa, si farà una gara a doppio getto.

Ovviamente la posizione di Alto Calore resta estremamente precaria in ragione della procedura di Concordato aperta presso il Tribunale. Ma questa condizione, dal punto di vista normativo, non rappresenta un elemento immediatamente ostativo per l’affidamento a Corso Europa della gestione del servizio. Detta altrimenti, la procedura potrà partire nelle more che il tribunale si esprima sulla richiesta di concordato. Qualora la proposta di risanamento dovesse essere bocciata Alto Calore sarebbe fuori dai giochi. Ma sul punto c’è grande ottimismo, tanto a Corso Europa che all’Eic e a Palazzo Santa Lucia.

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