Reddito di Cittadinanza, tempi sempre più duri per i “furbetti”: partono i controlli incrociati tra Inps e Ministero della Giustizia

Grazie ai meccanismi di interoperabilità messi a punto saranno effettuati controlli su tutti i richiedenti e percettori attraverso la trasmissione, da parte di Inps al ministero della Giustizia, dell’elenco costantemente aggiornato dei soggetti beneficiari per la verifica dell’esistenza nel sistema del casellario centrale di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati di cui all’articolo 7, comma 3, del Dl 4/2019

Finalmente operativo il protocollo tra Inps e ministero della Giustizia per lo scambio delle informazioni utili alle verifiche relative alla concessione e/o alla revoca del reddito di cittadinanza. Un tassello decisivo nella strategia di contrasto al fenomeno dei cosiddetti “furbetti” venuti alle cronache di tanto in tanto in diverse parti d’Italia, anche nella nostra Irpinia.

Il flusso di informazioni riuscirà a far emergere più di quanto sia avvenuto sinora i profili di irregolarità, colmando così alcune lacune nel dialogo tra le diverse amministrazioni interessate.

Grazie ai meccanismi di interoperabilità messi a punto saranno effettuati controlli su tutti i richiedenti e percettori attraverso la trasmissione, da parte di Inps al ministero della Giustizia, dell’elenco costantemente aggiornato dei soggetti beneficiari per la verifica dell’esistenza nel sistema del casellario centrale di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati di cui all’articolo 7, comma 3, del Dl 4/2019

Gli esiti di queste verifiche consentiranno di disporre «la revoca del RdC eventualmente percepito ovvero di non riconoscere il beneficio». Lo scambio integrale delle informazioni, assicura l’Inps, avviene nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.

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