Omicidio Gioia: Giovanni si scusa con la famiglia di Aldo, ma accusa ancora Elena

L’omicidio di Aldo Gioia. La lettera di Giovanni Limata ai giudici. Il giovane chiede perdono alla famiglia della vittima e ai suoi, ma torna ad accusare Elena: “Mi sono sentito costretto a fare quello che ho fatto, spinto dalle continue lamentele di lei. Ogni giorno mi raccontava dei maltrattamenti che subiva in casa”

“Chiedo scusa ai miei genitori e alla famiglia Gioia per quello che ho fatto, spero che un giorno qualcuno possa perdonarmi”. Non è molto dissimile dal messaggio di Elena quello che il suo ex fidanzato Giovanni Limata ha messo nero su bianco sulla lettera che ha consegnato, durante la scorsa udienza, ai giudici della corte d’assise del tribunale di Avellino.

In quell’occasione dopo aver ascoltato la testimonianza e la ricostruzione dei fatti da parte di Elena in merito all’omicidio di suo padre Aldo, Giovanni preferì rimanere in silenzio, limitandosi a scrivere i suoi pensieri all’interno di una missiva, arrivata ora tra le mani anche dei suoi avvocati, Fabio Russo e Kalpana Marro, anche loro lasciati all’oscuro di tutto dal loro assistito.

Tra le righe scritte da Giovanni sentimenti di pentimento dunque e una descrizione del rapporto tormentato con i suoi genitori. Il 23enne racconta e ammette di essere stato un ragazzo problematico e di non aver compreso a fondo il modello educazionale dei suoi; “se avessi seguito i loro insegnamenti non mi sarei ridotto così”, il senso delle sue parole in tono di scusa nei confronti della sua famiglia.

Scuse che Giovanni chiede anche alla famiglia Gioia, spiegando di essere stato spinto a quel folle gesto da un istinto difensivo nei confronti di Elena, quasi costretto a farlo dato che “lei si lamentava continuamente dei maltrattamenti che diceva di subire in famiglia, non solo da parte del padre ma anche dalla madre”. Elena descriveva incessantemente maltrattamenti e castighi, come emerge anche dalle chat tra i due, e questo avrebbe spinto il giovane a vendicarla.

Come Elena dunque nei suoi confronti, Giovanni spinge le responsabilità sulla sua ex fidanzata: del loro rapporto d’amore sono rimaste solo reciproche accuse

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