Tempi più lunghi e cessione del credito più semplice: ennesimo cambio di marcia per il Superbonus

Le case autonome oggetto della proroga sono sostanzialmente le abitazioni accatastate come A/7 e anche tutte quelle abitazioni con altra classificazione catastale residenziale pur essendo all’interno di complessi con più unità immobiliari. Venendo alla stretta sulla cessione del credito

Approvando il Def, la Camera dei Deputati ha chiesto al governo di intervenire sul Superbonus per superare i termini fissati dalle norme in vigore,  che prevedono il completamento del 30% dei lavori entro il 30 giugno e l’ultimazione entro il 31 dicembre. Termini impossibili da rispettare, sia per il caro materie prime che per la difficoltà a ottenere lo sconto in fattura. In buona sostanza, il Parlamento ha chiesto al governo di prorogare il termine attualmente previsto che obbliga le villette unifamiliari a effettuare il 30% dei lavori entro giugno per usufruire del Superbonus e di allentare i limiti per la cessione dei crediti edilizi, consentendola a istituti diversi da banche ed assicurazioni.

Le case autonome oggetto della proroga sono sostanzialmente le abitazioni accatastate come A/7 e anche tutte quelle abitazioni con altra classificazione catastale residenziale pur essendo all’interno di complessi con più unità immobiliari. Venendo alla stretta sulla cessione del credito. La necessità di allentare i limiti per la cessione dei crediti, s’impone anche in ragione del fatto che molti istituti bancari hanno già esaurito i plafond a disposizione a seguito del boom di richieste, con la conseguenza che chi deve iniziare i lavori fatica sempre più a trovare i finanziatori necessari.

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