Muore in carcere, il chiarimento sulla vicenda Taccone
La nota del legale dei familiari del giovane
Dall’avvocato Maria Giovanna De Guglielmo in nome e per conto degli assisti assistiti Acierno Elisa e Taccone Carlo, madre e fratello del defunto Taccone Carmine, riceviamo la seguente nota di precisazione rispetto al nostro servizio (https://www.itvonline.news/2022/04/20/accusata-di-aver-ceduto-droga-al-fidanzato-morto-per-over-dose-di-nuovo-a-processo-la-donna-che-fece-parte-del-commando-stile-arancia-meccanica-nel-2017/) che di seguito pubblichiamo: “Taccone Carmine non era tossicodipendente, in quanto mai sottoposto a piano terapeutico del Sert. In merito alla vicenda che lo vide condotto in carcere, le sue responsabilità non vennero mai accertate proprio in virtù della prematura morte in carcere. L’accostamento della figura del Taccone ad un evento definito “Arancia Meccanica” a quasi cinque anni dalla prematura scomparsa, appare offensivo alla memoria dei familiari. Bisognerebbe, invece, porre l’attenzione sulle cause e le condotte che hanno portato alla prematura morte di un giovane di 24 anni all’interno della struttura penitenziaria e domandarsi se le responsabilità legate alla vicenda siano ulteriori e diverse rispetto a quelle dell’imputata Manzo Rosa”.
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