Condannato a otto anni per triplice tentato omicidio, concesso a Casanova il ritorno al lavoro
Il caso giudiziario della sparatoria di Viale Italia. All’avellinese Ciro Casanova, condannato a otto anni per tentato triplice omicidio, dopo la concessione dei domiciliari gli è stata riconosciuta la possibilità di tornare al lavoro presso Irpiniambiente. La motivazione spiegata con lo stato di indigenza della famiglia
Condannato a otto anni di reclusione per triplice tentato omicidio, Ciro Casanova dopo i domiciliari (in un primo momento concessi a Ceppaloni, poi presso la sua abitazione ad Avellino) è riuscito ad ottenere il permesso di ritornare a lavoro. La sua richiesta di affido a Irpiniambiente, la società presso cui era dipendente prima della notte incriminata, è stata infatti accolta dal tribunale di Avellino e dagli uffici di via Cannaviello. Casanova può dunque ritornare a lavorare sui mezzi della società di raccolta rifiuti durante il proprio orario di servizio, con l’obbligo poi, terminato il turno, del rientro immediato presso la sua abitazione.
Un permesso concesso, spiega il suo avvocato Gaetano Aufiero, per lo stato di indigenza economica della sua famiglia.
Ciro Casanova, 55 anni, per vendicare suo figlio Vittorio la notte tra il 6 e 7 luglio scorsi, davanti a centinaia di avellinesi che stavano festeggiando la vittoria dell’Italia nella semifinale degli Europei, scaricò, agli inizi di viale Italia, un intero caricatore della sua pistola contro Gianluca Ferrara e suo figlio Ettore e l’amico di questi Ivan Santamaria, ferendoli tutti e tre. Le vittime si salvarono per miracolo.
Arrestato, inchiodato dalle testimonanianze e dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, l’uomo confessò le sue responsabilità e chiese il processo in rito abbreviato, che si è concluso con la sua condanna a otto anni e sei mesi di reclusione.
Sempre in rito abbreviato si terrà il prossimo 27 aprile l’udienza, presso il tribunale minorile di Napoli, del processo nei confronti del figlio, Vittorio Casanova, accusato anche lui di triplice tentato omicidio: nel frattempo anche al giovane sono stati concessi i domiciliari e il permesso di recarsi al lavoro
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