“L’Irpinia tra ‘cani sciolti’ del clan Partenio e la mala foggiana”

E' quanto scrive nell'ultima relazione presentata al Parlamento la Direzione investigativa anti mafia

Le nuove leve del clan Partenio, quelle che si spingono a compiere agguati camorristici in pieno giorno e a volto scoperto. Dall’altro capo della provincia, la penetrazione della mala pugliese che in Alta Irpinia sta facendo proseliti nello smercio della droga che arriva dai Balcani. Sono le due novità più importanti che emergono dall’ultima relazione presentata al Parlamento dalla direzione investigativa anti mafia. “Il vuoto di potere determinato dai numerosi arresti sembrerebbe all’origine di una serie di fibrillazioni e dello scontro armato tra due gruppi criminali che si contenderebbero il controllo delle attività illecite.” – si legge a proposito di Avellino città. “Il legame della delinquenza avellinese con la criminalità organizzata pugliese – si legge ancora – è stato messo in luce anche dalla relazione annuale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga pubblicata nel mese di giugno 2021. Nel documento si evidenzia come la posizione strategica della provincia che rappresenta una zona di raccordo tra Campania e Puglia potrebbe favorire frequenti alleanze tra gruppi criminali prevalentemente dediti al traffico di stupefacenti alla luce del ruolo dei sodalizi pugliesi quali hub nello smistamento della droga proveniente dai Balcani”.

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