Pnrr, nuovi aiuti per le imprese al femminile: fondo di 200 milioni per contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati fino all80% delle spese ammissibili. Ecco i termini

Le agevolazioni saranno concesse a fronte di programmi di investimento che comprendono una vasta gamma di spese ammissibili: dai beni strumentali, alle opere edili, al costo del personale, ai brevetti, compresi i costi annessi al capitale circolante. I settori coinvolti sono Industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio, turismo e fornitura di servizi

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati a valere su un fondo di 200 milioni di euro, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, destinato alle imprese femminili di nuova costituzione, ma anche a quelle già operative.  L’intervento messo in campo dal Ministero dello Sviluppo economico ha l’obiettivo principale di supportare la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili di qualsiasi dimensione con incentivi fino all’80% delle spese ammissibili.

Le agevolazioni saranno concesse a fronte di programmi di investimento che comprendono una vasta gamma di spese ammissibili: dai beni strumentali, alle opere edili, al costo del personale, ai brevetti, compresi i costi annessi al capitale circolante. I settori coinvolti sono Industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio, turismo e fornitura di servizi.

Per le nuove imprese femminili in fase di avvio la compilazione della domanda sarà possibile dalle ore 10:00 del 5 maggio 2022 e la presentazione dell’istanza a partire dalle ore 10:00 del 19 maggio 2022; per le imprese femminili già costituite la compilazione della domanda è prevista a partire dalle ore 10:00 del 24 maggio 2022, mentre i termini per la presentazione scatteranno dalle ore 10:00 del 7 giugno 2022.

Gli incentivi assumono la sola forma del contributo a fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili e comunque fino a 50.000 euro per i programmi di investimento che prevedono spese non superiori a 100.000 euro; fino 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro.

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