Avellino aggrappato al fattore K: i biancoverdi sognano con Kragl
Impatto straripante del tedesco in biancoverde
Se il Fattore C, per un motivo o un altro, questo’anno non ha aiutato granché l’Avellino, ci sta pensando il fattore K a tenere in vita la corsa al secondo posto per i biancoverdi. Parliamo, ovviamente, di Oliver Kragl. Arrivato quasi a sorpresa a mercato chiuso, provenendo dagli svincolati, è diventato fin da subito un vero e proprio leader, in campo e fuori. Sempre chiaro, coinciso davanti ai microfoni, sempre senza arrancare scuse e pretendendo di più da sé stesso e dal resto della squadra. Ma soprattutto in campo il suo apporto è stato evidente fin da subito. Da quando il tedesco veste la casacca biancoverde, l’Avellino ha giocato 12 partite, in 2 Kragl è stato assente, dunque 10 le presenze per lui fino ad ora. E in 10 presenze, ha messo il piede su ben 7 gol irpini, grazie a 3 gol e 4 assist. Il primo assist al debutto ad Avellino con il bellissimo passaggio per il gol di Aloi. Il primo gol con la Fidelis Andria, dove ha sbloccato una sfida che poteva diventare intricata non poco. Nel derby con la Paganese assist da corner per il gol di Ciancio, e nel secondo tempo il gol che ha chiuso la partita. Poi due assist consecutivi, contro il Taranto e l’ACR Messina, infine il bellissimo gol vittoria nella sfida di domenica contro il Picerno. Mettere lo zampino in 7 dei 13 gol segnati dall’Avellino con lui in campo non è da tutti, tra l’altro diventando un elemento sorpresa, con tiri da fuori pericolosissimi tentati sempre troppo poco prima del suo arrivo. Kragl rappresenta tutto ciò che serve ai biancoverdi: qualità indiscutibile in campo, serietà e professionalità, ma anche poche chiacchiere e tanti fatti. Con un Maniero out, un Murano fuori condizione, un Di Gaudio che appare e, soprattutto, scompare, in questo finale di stagione i biancoverdi si aggrappano al Fattore K, al Fattore Kragl.
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