La malapolitica che fa…acqua, reti idriche colabrodo: l’Irpinia perde 34 milioni
Ottimo il progetto dell’Alto Calore, ma manca ancora l’affidamento al gestore da parte dell’Ato. Bocciata dal ministero delle Infrastrutture la proposta presentata dall’Ente Idrico Campano.
L’Alto Calore non è il soggetto formalmente affidatario del servizio idrico, ragion per cui il progetto – nonostante sia valido e riconosciuto come intervento urgente – non può essere ammesso a finanziamento. Niente da fare neanche la soluzione di far passare l’ente idrico campano come soggetto attuatore del programma è stata ritenuta valida dal ministero delle Infrastrutture nell’ambito del bando sugli ultimi fondi europei rimasti sul bando 2014-2020. Eppure parliamo di un intervento diretto a ridurre le perdite di acqua attraverso un sistema di controllo della pressione nelle reti e di telesorveglianza. Erano stati chiesti dalla società di corso Europa 34 milioni. “Un duro colpo per noi e per l’Irpinia tutta” – sbotta l’amministratore unico Michelangelo Ciarcia che precisa: “Le reti colabrado restano una questione seria allo stesso modo del progetto da noi candidato ai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza – 45 milioni di euro – che riguarda la realizzazione di una condotta che ci eviterà a Cassano di sollevare l’acqua per darla ai comuni sotto quota. Visti gli attuali costi dell’energia, sarebbe un toccasana per il nostro bilancio”. L’amministratore valuta la possibilità di fare opposizione e intanto il presidente dell’Eic Mascolo dice: “Requisiti troppo stringenti, questo è un invito a mettersi in regola per il futuro”.
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