Via Tedesco, i nuovi alloggi fanno già acqua da tutte le parti

Consegnati appena due mesi fa ai legittimi inquilini, i nuovi alloggi popolari di via Tedesco non hanno retto alla prima vera ondata di maltempo che si è abbattuta su Avellino: infiltrazioni d'acqua ovunque, nei bagni, nelle camere, vicino alle prese di corrente. Dopo i fabbricati di via Imbimbo, ancora uno scandalo per le nuove stecche di edilizia residenziale pubblica

Piove sempre sul bagnato per le famiglie di via Francesco Tedesco. Costretti a vivere negli ultimi anni ancora all’interno dei prefabbricati post-sisma che dovevano essere demoliti almeno 20 anni fa, pieni di umidità, muffa, con le condotte fognarie deteriorate e i riscaldamenti malfunzionanti, speravano finalmente di poter cambiare vita all’interno dei nuovi alloggi popolari che il sindaco Festa gli ha consegnato lo scorso Natale dopo un’attesa lunga 12 anni (tanto sono durati i cantieri, per non contare la beffa delle promesse disattese del primo cittadino negli ultimi due anni).

Ma non hanno avuto il tempo nemmeno di completare i traslochi che la gioia si è trasformata in un attimo in incredulità e rabbia: è bastata la prima ondata di maltempo, le perturbazioni d’acqua e neve di questi due giorni, per portare alla luce tutta la fragilità delle loro nuove abitazioni. Le immagini parlano da sole: l’acqua si è infiltrata ovunque, lungo i muri, nei garage, all’interno delle camere, nei bagni, negli androni, vicino alle prese di corrente. Le nuove palazzine fanno acqua da tutte le parti.

Nemmeno i prefabbricati del dopo terremoto avevano ceduto dopo così poco tempo; una situazione incresciosa che fa il paio con quanto visto e documentato in via Imbimbo: anche qui i nuovi alloggi appena consegnati hanno avuto un problema dietro l’altro. Eppure si tratta di case di nuovissima costruzione.

Gli inquilini di via Tedesco questa mattina, dopo il brusco risveglio, hanno immediatamente contattato i vigili del fuoco, subito accorsi per un sopralluogo per poi ritornare al comando ad annotare tutte le criticità riscontrate. I documenti verranno inoltrati agli uffici di palazzo di città: ai tecnici il compito di trovare rimedi ai loro errori di progettazione e mancato controllo per dei lavori eseguiti sempre dalla stessa ditta, che tra l’altro sta portando avanti la maggior parte degli altri cantieri di edilizia residenziale pubblica aperti in città. Forse è il caso di fare qualche ulteriore approfondimento, prima di consegnare in preda a un inopportuno entusiasmo le chiavi di casa agli aventi diritto.

 

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