L’assurda morte in strada della dottoressa Furno e l’irresponsabile “fuga” dei due investitori

Continuano serrate le indagini dei carabinieri per individuare i due pirati della strada che nella serata di lunedì hanno ucciso la dottoressa Lucia Furno. Il medico di medicina generale originario di Sant’Angelo a Scala, era da poco uscita dal suo studio medico, intorno alle 20.00,  quando prima un veicolo e poi un altro in direzione opposta l’hanno travolta. Ad investire la donna sarebbe stata prima un’auto grigia che scendeva a tutta velocità lungo via Marcone, poi in direzione opposta un’altra automobile ma di colore bianco ha di nuovo colpito la dottoressa. Entrambi gli automobilisti non si sono fermati a prestare soccorso, per chi giudava l’auto grigia si prefigura l’accusa di omicidio stradale ed omissione di soccorso . Per la 68enne non c’è stato nulla da fare. Sul posto pochi istanti dopo l’incidente i familiari della vittima, il marito Pasquale Porcile e la figlia Fiorentina,  non hanno potuto far altro che assistere ai numerosi tentativi di rianimazione da parte dei sanitari del 118. Troppo gravi le ferite riportate dalla dottoressa Furno. Indagano i carabinieri che stanno stringendo il cerchio grazie anche alle telecamere di video sorveglianza presenti nella zona e alle testimonianze delle persone che si trovavano sul luogo della tragedia. Il magistrato che segue le indagini ha disposto l’autopsia sul corpo della donna, poi la salma verrà liberata e si potranno celebrare i funerali. Lucia Furno lascia un vuoto grande nella vita di chi la conosceva, medico benvoluto da tutta la comunità. Suo marito ha affidato ai social un ultimo, commovente messaggio per lei: “Addio Amore mio, non meritavi di finire così. Non accettavi di andare da nessuna parte senza di me e adesso che hai intrapreso il viaggio più lungo hai deciso di farlo senza di me. Non riesco ad immaginare una vita senza di te, ti amo”