Neanche la pandemia ha frenato la fuga dall’Irpinia

Dossier Istat: nel 2020 registrati oltre 9mila cambi di residenza, di questi 900 verso l'estero

La pandemia non ha inciso sull’emorragia di residenti, le misure restrittive hanno drenato in piccola misura solo la fuga verso l’estero. Nel 2020, l’anno della paura e del lockdown, hanno lasciato il territorio irpino complessivamente 9.120 persone: 8.156 si sono trasferite in altre zone della regione o del Paese, 964 fuori dai confini nazionali. Emerge dal report “I trasferimenti di residenza” diffuso dall’Istat. L’anno precedente all’esplosione dell’emergenza sanitario a lasciare il territorio della provincia di Avellino erano stati in 8.915, di questi ben 1.463 si sono diretti in nazioni sia del continente europeo che americano. Ma se allarghiamo il nostro riferimento analitico al quinquiennio 2016-2020, emerge tutta la portata del fenomeno che unito alla denatalità passa sotto il nome di spopolamento: via per effetto della cancellazione dai vari uffici anagrafe dei comuni irpini 45.468 soggetti. Più o meno l’equivalente dell’attuale popolazione del capoluogo. Lo studio dell’istituto nazionale di statistica ci dice anche che le cifre relative al flusso in uscita hanno fatto registrare un’impennata a partire dall’ultimo decennio, grosso modo dopo la crisi economica partita a livello internazioanel nel 2008, ma i cui effetti veri l’Irpinia li ha evidenziati non prima del 2010.

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