Qualità della vita 2021, l’Irpinia sprofonda in 93esima posizione. In Campania solo Caserta fa peggio di noi

Se non fanno più notizia i dati sul declino demografico, a rendere il quadro davvero drammatico sono le performance catastrofiche su ambiente e servizi, cultura e tempo libero: siamo in centesima posizione per trasporto pubblico, 94esimi per qualità della vita dei bambini, 102 per qualità della vita dei giovani e 93 esimi per gli anziani. Al 94esimo posto per piste ciclabili, al 104 esimo per spesa sociale dei Comuni. Quindi siamo 94esimi per dotazione di banda ultra larga, 83esimi per numero di librerie, 89esimi per palestre e piscine, 97esimi per patrimonio museale

“Ricucire l’Italia partendo dalle città. Dalla pandemia al PNRR quali strategie contro la disuguaglianza”. Questo il tema al centro del 32esimo rapporto del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita delle province italiane, che condanna l’Irpinia in 93esima posizione.

La nuova geografia provinciale del benessere vede Trieste in vetta e Crotone in coda e ci restituisce un’istantanea estremamente dettagliata delle disuguaglianze che segnano il Bel Paese, ponendo particolare attenzione al ruolo delle città e agli obiettivi strategici del Piano nazionale di ripresa e resilienza: ridurre i divari territoriali e di genere e aumentare le opportunità per i giovani.

La provincia di Avellino perde ben 9 posizioni rispetto allo scorso anno, posizionandosi in fondo alla classifica in tutti i principali indicatori: siamo 83esimi per ricchezza e consumi, 79esimi per affari e lavoro, 85esimi per demografia e società, addirittura 96esimi per ambiente e servizi e 97esimi per cultura e tempo libero. Unica eccezione il 59esimo posto nella categoria Giustizia e sicurezza. La provincia dove si vive meglio nel bel Paese è quella di Trieste, mentre quella in cui si vive peggio è Crotone.

Per quel che concerne la Campania, peggio di noi fa solo Caserta che si posiziona in centesima posizione. Guida la classifica regionale il Sannio, 86esimo posto, a seguire Salerno e Napoli rispettivamente in 90esima e 89esima posizione.

E se non fanno più notizia i dati che ne confermano l’inarrestabile declino demografico, a rendere il quadro davvero drammatico sono le performance catastrofiche per quel che concerne ambiente e servizi, cultura e tempo libero. Una performance sulla quale pesa, evidentemente, il declino del capoluogo, che secondo tutte le classifiche e i report pubblicati nel corso degli ultimi dodici mesi sprofonda in tutti gli indicatori.

Andando nello specifico, siamo in centesima posizione per trasporto pubblico, 94esimi per qualità della vita dei bambini, 102 per qualità della vita dei giovani e 93 esimi per gli anziani. Al 94esimo posto per piste ciclabili, e al 104 esimo posto sia nella speciale classifica city rank, relativa alle città intelligenti, sia per spesa sociale dei Comuni. Quindi siamo 94esimi per dotazione di banda ultra larga, 83esimi per numero di librerie, 89esimi per palestre e piscine, 97esimi per patrimonio museale.

 

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