La Pubblica Amministrazione non potrà più chiedere alle imprese documentazione di cui è già in possesso: Dl Semplificazioni, è questa la vera rivoluzione

Una norma semplice, persino banale, ma nei fatti rivoluzionaria, perché pone fine ad una prassi tutta italiana contro cui chiunque faccia impresa in questo Paese si è scontrato

Il disegno di legge annuale per la concorrenza 2021, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, contiene una norma che non è azzardato definire rivoluzionaria per il nostro Paese. Accanto all’abolizione degli adempimenti burocratici per dare maggiore impulso alle attività economiche private liberamente esercitabili, il disegno di legge stabilisce il divieto per la pubblica amministrazione, nell’ambito dei controlli sulle attività economiche, di chiedere alle imprese la produzione di documenti di cui è già in possesso. Una norma semplice, persino banale, ma nei fatti rivoluzionaria, perché pone fine ad una prassi tutta italiana contro cui chiunque faccia impresa in questo Paese si è scontrato, vedendosi costretto, per qualsiasi procedura o atto, a produrre documentazioni già in possesso della pubblica amministrazione con tutto ciò che questo implica in termini di tempo. Una norma che, dunque, costringerà le pubbliche amministrazioni a condividere informazioni e documentazioni, quindi ad integrare le banche dati, e che libera gli imprenditori dall’incubo di una burocrazia senza memoria.

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