Accusato di atti sessuali nei confronti di un 13enne, arrestato Don Livio Graziano

Il sacerdote trascorse vari anni in ritiro spirituale presso il Santuario di Montevergine, poi ha fondato la cooperativa "Effatà, Apriti" a Prata Principato Ultra. E' stato il padre del minorenne a denunciare gli abusi

Atti sessuali su un minore di 13 anni. E’ questa l’accusa che ha portato in carcere Don Livio Graziano, sacerdote fondatore di “Effatà, Apriti”, una cooperativa sociale per l’assistenza alle persone, soprattutto giovani, con problemi di depressione e disturbi dell’alimentazione. E’ proprio nella sede della cooperativa a Prata Principato Ultra, nei pressi della Chiesa dell’Assunta, dove sarebbero avvenuti i presunti abusi sessuali nei confronti del minore, ospite della struttura durante la scorsa estate.

Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Avellino su richiesta del procuratore capo, Domenico Airoma. Le indagini, avviate dopo la denuncia presentata dal padre di un ragazzo di tredici anni, avrebbero accertato gli abusi: il racconto del 13enne, ascoltato in ambiente protetto con il sostegno di psicologi, è stato ritenuto attendibile dai professionisti e dagli inquirenti, con una serie di riscontri, in primis i messaggia sfondo sessuale inviati dal sacerdote sul cellulare del ragazzino

Don Livio Graziano, 50 anni, non è alle dipendenze della Diocesi di Avellino ma è incardinato in quella di Aversa. Dopo aver trascorso alcuni anni in ritiro spirituale presso il Santuario di Montevergine aprì ad Avellino un ufficio di consulenza nutrizionista e successivamente ha fondato la cooperativa sociale “Effatà, Apriti”.

Nella sede di Prata gli operatori e i collaboratori non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, increduli i fedeli invece che attendevano, come ogni giorno, di assistere alla Messa celebrata da Don Livio

Per la sua “intensa attività sociale e umanitaria” a don Livio è stato assegnato nel 2014 a Benevento il premio “Padre Pio da Pietrelcina”, ora dovrà difendersi dalla peggiore delle accuse, quella di pedofilia.

 

I commenti sono chiusi.