ATRIPALDA – PAESE MIO… TI LASCIO E VADO VIA…
Ferveva la vita atripaldese di noi studenti, che trascorrevamo i giorni sì a studiare, ma anche ad incontrarci, poiché nel paese si viveva insieme, convinti che mai sulla dovesse mutare.
Invece, inavvertitamente, cominciammo a volgere lo sguardo dai libri al nostro avvenire, ed ognuno si creò un programma di vita da attuare all’esito degli stessi studi.
Fu così che, uno alla volta, ciascuno lasciò Atripalda e le rive del Sabato, avendo raggiunto una sistemazione di lavoro ovviamente in altre località, spesso anche lontane.
Si cominciò a partire, con una valigia piena di aspettative e sogni per il futuro che d’improvviso era divenuto presente, ma anche col segreto dispiacere di dover purtroppo andare via.
Nella storia di tutti aleggiava, a conforto, almeno la speranza di un successivo avvicinamento, se non proprio di un ritorno, nonostante l’obiettiva certezza dell’impossibilità di una sua realizzazione.
Ciascuno, invero, si è poi costruito altra vita, in sostituzione di quella precedente, lontano da Atripalda, divenuta così, a poco a poco, un palcoscenico vuoto di noi di allora, anche se subito ripopolato da altre gente, tanta altra e diversa gente.
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