Green Pass, la tabella di marcia del governo apre all’obbligo vaccinale generalizzato
Estensione della certificazione verde più ampia e veloce possibile ma se non si arriverà in fretta al 90 per cento di immunizzati non ci sarà alternativa all’obbligo generalizzato
Non solo scuola. l’articolo due del nuovo decreto green pass approvato ieri alla Camera dei deputati introduce l’obbligo di vaccino per tutti i soggetti anche esterni che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa nelle Residenze per anziani. Una norma che equipara i lavoratori delle RSA a medici ed infermieri e che trova senso nel prezzo altissimo, in termini di vite, pagato dagli anziani nel corso della pandemia. Ma c’è di più, perché nella strategia del governo l’obbligo generalizzato di immunizzazione resta una opzione più che concreta, la via da percorrere qualora non si dovesse arrivare al 90 per cento di immunizzati over 12, secondo il nuovo target definito dal Cts.
E la conferma arriva dalla tabella di marcia definita. L’ulteriore allargamento dell’uso del green pass troverà concretezza nelle prossime settimane, a partire dai lavoratori nei settori in cui oggi bisogna esibire il certificato (camerieri, baristi e ristoratori, autisti dei trasporti pubblici a lunga percorrenza, gestori dei locali, ecc.), ma anche quelli a contatto con il pubblico, a partire dai supermercati. Successivamente, sarà il turno di tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione, quindi del settore privato. Insomma, estensione del green passa più ampia e veloce possibile ma se non si arriverà in fretta al 90 per cento di immunizzati non ci sarà alternativa all’obbligo generalizzato.
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