Lavoro, l’Istat dà i numeri: in Irpinia disoccupazione al 40 per cento

Nella fascia 20 – 64 il 60 per cento degli uomini gode di un’occupazione contro il 46 per cento delle donne. Il 20 per cento dei nostri ragazzi non studia e non lavora. Solo il 23,5 per cento si laurea

Secondo l’Istat, che ha appena pubblicato l’ultimo Rapporto Bes sui territori, a patire le conseguenze della crisi pandemica sul mercato del lavoro sono state soprattutto le fasce più deboli della popolazione, donne, giovani e stranieri, ed in tale quadro a pagare il conto più salato è stato il Sud.

In Italia tasso  di occupazione nella fascia d’età che dai 20 ai 64 anni è al 62,6 per cento, nel 2019 era del 63,5, ma nel Mezzogiorno si ferma al 48 per cento contro il 71,5 del Nord e il 67,4 del Centro.

Venendo all’Irpinia, sempre per quel che riguarda la fascia 20 – 64 siamo fermi al 60 per cento per i maschi e al 46 per le donne. Il tasso di occupazione giovanile nella fascia 15 – 19, invece, è del 31,7 per cento per i maschi e del 13 per le donne. Il 20 % dei giovani irpini non studiano e non lavorano.

Il reddito pro capite nella nostra provincia è di 14mila euro, mentre i lavoratori dipendenti percepiscono in media 18mila euro all’anno, per quel che riguarda gli uomini, e 11mila per quanto concerne le donne. Venendo ai livelli di istruzione, nella nostra provincia il numero di diplomati, di entrambi i sessi, si attesta appena al 61,4%, un dato in linea con le altre realtà meridionali ma molto al di sotto di quello relativo al Centro Nord, dove si raggiunge una media del 66,5. Bassa anche la percentuale di laureati, pari al 23,5 per cento, appena superiore a quella meridionale, 22, ma nettamente inferiore a quella del resto del Paese che tocca quota 33,5.

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