MIMMO PER GLI AMICI E DOMENICO PER L’ITALIA

In Irpinia ci si accomoda e ci si rilassa come a casa della nonna, si fa fatica ad andare via. Si mangia bene, si beve bene, si sta a contatto con la natura. Si fanno lavoretti di campagna (pomodori e marmellate con frutti rigorosamente autoctoni), si incontrano i vecchi amici per la strada, si improvvisano cene e apertivi senza prendere appuntamenti.

Ma c’è un amico con il quale prendere appuntamento è d’obbligo, dati i suoi numerosi impegni.

Mimmo Gambacorta (Domenico nella vita pubblica), classe 1961, ex sindaco di Ariano Irpino ed ex Presidente della Provincia di Avellino, mi invita a raggiungerlo in Biogem, l’Istituto di Ricerche Genetiche con sede ad Ariano, per il quale svolge un incarico da Dirigente. Biogem è il noto polo d’eccellenza per gli studi di biologia e genetica molecolare ed è stato un punto di riferimento fondamentale nel quadro dell’emergenza Covid-19, a partire da aprile 2020. Attraverso un team multidisciplinare, ha dato un notevole supporto nella refertazione dei tamponi rino-faringei.

Domenico Gambacorta è stato recentemente nominato Consigliere del Ministro Mara Carfagna – Ministro per il Sud e la coesione territoriale – all’interno dell’Agenzia per la Coesione territoriale SNAI (strategia nazionale aree interne). Mi spiega che sono state individuate 72 aree alle quali appartengono circa 1.000 comuni, per i quali è stato stanziato un miliardo di euro da utilizzare per grandi progetti come il potenziamento del trasporto pubblico, delle infrastrutture sociali, delle strutture scolastiche e sanitarie. Mi accoglie con il sorriso e con il consueto entusiasmo legato sia al piacere di rivedersi sia alla voglia di aggiornarmi. L’incarico ricevuto dal Ministro Carfagna lo ha reso decisamente orgoglioso e lo ha posto in una posizione di prestigio a livello nazionale. Una responsabilità che sta dando stimoli alla sua passione per la politica e per l’amministrazione.

Da maggio 2021 collabora con l’Agenzia del Ministero di Mara Carfagna, dunque con il Governo Draghi, nella selezione dei progetti e delle priorità da affrontare in tutti i comuni italiani coinvolti. Ha accettato questo ruolo che gli sta dando l’opportunità di studiare e di interagire con tutti i sindaci, di valutare e selezionare progetti, priorità e questioni da affrontare nei tempi prestabiliti. Il suo compito è infatti anche quello aiutare gli amministratori locali a gestire i fondi europei nei tempi richiesti e di evitare, come spesso capita, di perdere opportunità e di dover restituire risorse fondamentali per lo sviluppo di un Paese in eterno ritardo.

“Dobbiamo interrompere questo meccanismo assurdo. Tra il 2015 e il 2018, quando ero a Bruxelles, ho girato l’Europa e sono stato a Tallin, città della ex Russia sovietica. Sono rimasto sorpreso per aver trovato una Paese smart, digitalizzato, veloce, sintonizzato e capace di spendere bene le risorse, come hanno fatto anche la Spagna e la Polonia. Noi dobbiamo assolutamente fare come loro”.

Gli chiedo di raccontarmi cosa accadrà nelle aree interne del nostro Paese quando si inizierà concretamente a mettere mano ai fondi stanziati per le aree periferiche e ultra periferiche.

“Dal 2013 al 2017 c’è stata una concezione poetico-filosofica della strategia nazionale delle aree interne. Solo successivamente si è iniziato a fare sul serio e sono stati firmati accordi di programma quadro fra Ministero del Sud, Regioni e altri Ministeri con risorse, come quello dell’istruzione. Sono entrati in gioco i fondi europei. Quando Mara Carfagna, nel febbraio 2021, è diventata Ministro, c’era una dicotomia tra le strategie individuali (che erano 72) e gli APQ firmanti, che erano poco più di 40. L’APQ è ciò che consente di fare le gare ai Comuni e di passare dalla poesia alla prosa, altrimenti i giovani continueranno ad andarsene. Ad oggi, grazie all’impegno, siamo arrivati a 62-63 APQ. A settembre partirà una iniziativa molto importante voluta dal Ministro Carfagna: un finanziamento di 100 milioni di euro per le “farmacie rurali” che nasceranno nei Comuni al di sotto dei 3.000 abitanti e che avranno annessi ambulatori medici con servizi collaterali, al di là della vendita del farmaco. Elettrocardiogramma, check up, trasmissione dei dati agli ospedali più vicini, in modo che anziani e tutti coloro che abitano nei comuni periferici o in luoghi isolati, possano ricevere assistenza. Non dimentichiamo che mancano i medici di base, i quali vanno in pensione e non vengono sostituiti (altro tema scottante). Il bando partirà a settembre e sarà pubblicato dall’Agenzia per la coesione territoriale che è il braccio operativo del Ministero. Inoltre, in ambito universitario, partiranno i “dottorati comunali” riservati agli studenti laureati che partecipano ai dottorati di ricerca banditi dalle università e che finalmente potranno svolgere la loro tesi di laurea in una delle 72 aree degli APQ. Tengo a sottolineare che nelle 72 aree selezionate sono compresi anche molti comuni delle aree costiere, oltre a quelli delle aree interne. Entreranno nel “Programma di Sostegno all’Artigianato”, fondamentale per dare slancio a un settore cruciale. Sono tanti i giovani brillanti dotati di talento manuale e costoro vanno aiutati a lavorare e a rimanere nella loro terra. Il governo, attraverso il Ministero del Lavoro, nel maggio 2021, ha lanciato anche una iniziativa sulle scuole di “Arti e Mestieri”. Ad oggi, a parte qualche iniziativa privata, non è stato fatto quasi nulla.

Altri 850 milioni di euro sono previsti sia per le 72 aree che per ulteriori zone periferiche. Quindi i comuni potrebbero aumentare. Nella strategia per l’Alta Irpinia, ad esempio, rientrano comuni con più di 3.000 abitanti. Calitri, Nusco, S. Angelo dei Lombardi, Bovino, sono paesi che riceveranno fondi per infrastrutture sociali, per la digitalizzazione degli enti locali nei quali manca il personale e dove i concorsi e le procedure sono sempre più farraginosi.”

Gambacorta è un europeista convintissimo, crede nell’iniziativa privata, nel capitale umano e nella formazione. Crede nel non disperdere fondi ed energie e a questo proposito cita aziende come Baronia, Ferrero, Fiat, Zuegg, Altergon, Lo Conte Farine Magiche. Crede, come il Ministro Carfagna, in investimenti pubblici che diano lavoro a tanta gente.

E prosegue:
“Non si può fare a meno del manifatturiero e l’Italia è uno dei paesi leader in Europa. Puntare sullo sviluppo dell’agroalimentare è la risposta vincente”.
L’argomento rilancio e sostegno all’artigianato e ai “Mestieri d’Arte” mi fa immediatamente saltare sul “drone dei sogni”. Mi immergo nelle immagini oniriche di un’Italia piena di guide turistiche d’eccellenza che accompagnano i viaggiatori di tutti il mondo nei luoghi più inediti e sconosciuti del nostro Bel Paese.

Giovani, meno giovani, intere famiglie che si spostano da un comune all’altro alla ricerca dei nostri tesori straordinari. Sogno chiese e chiesette in cui giovani musicisti accolgono i visitatori con melodie e note provenienti da strumenti musicali costruiti da loro. Sogno dimore grandi e piccole in pianura, in collina, al mare, in montagna, sui laghi, recuperate e trasformate in resort. Sogno ristoranti, cantine, agriturismi in cui si assaporano le nostre eccellenze enogastronomiche, in cui si viene a conoscenza di riti e tradizioni centenarie. Sogno negozi che offrono artigianato d’eccellenza, gioielli e oggetti fatti a mano con tecniche e materiali esclusivi, tessuti pregiati. Sogno che tutto questo viaggi di pari passo con l’innovazione tecnologica e con una rete veloce, affidabile, che ci colleghi in tempo reale al resto del mondo anche quando siamo nel comune più remoto.

Ad un certo punto, Domenico torna Mimmo e, dopo aver ascoltato il mio racconto su un aperitivo in vigna vicino a Montecalvo, mi parla di Cairano, un piccolo comune irpino nel quale si è recentemente recato.

Mi accorgo che anche lui, dopo essersi concentrato su dati, numeri e informazioni sui progetti, sta sognando. Esce dal ruolo istituzionale e mi racconta di questo borgo con circa 300 abitanti, situato a 60 km da Avellino, confinante con Conza. Andretta e Calitri, e del suo sindaco che ti accoglie fiero. Un paesino accogliente, valorizzato e recuperato nel pieno rispetto dell’ambiente. Mi fa vedere le foto di una casa antica in pietra trasformata in ristorante, forse anche in hotel, senza l’aggiunta di cemento armato e mi invita a visitare questo borgo rimasto autentico e magico.

Questo è il Mimmo che mi fa venire voglia di credere all’Irpinia. Quando gli chiedo di elencarmi cinque aggettivi che descrivano questo territorio, lui mi invia un link da YouTube. La stessa domanda, per pura combinazione, gli fu posta nel 2012 dalla conduttrice di “Linea Verde”. La sua risposta oggi rimane la stessa:

“L’Irpinia è generosa (di acqua), sensibile (all’ambiente), genuina (per i suoi prodotti agroalimentari), ricca (di arte, di artisti e di artigiani), rinnovabile (energie alternative, eolico).

Il sesto aggettivo lo aggiungo io: resiliente. I terremoti che l’hanno sconvolta hanno demolito case e infrastrutture, ma non i cuori e le anime dei suoi abitanti.

Ciao Irpinia, “casa della nonna”, tra poco torno al Nord, ma non mancherò la prossima estate.

Grazie Mimmo e mi raccomando, non perdere mai occasione per andare a visitare i borghi che stanno sognando insieme a noi.

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