Reddito di cittadinanza, cambia tutto: stop ai centri per l’impiego, la palla passa alle agenzie di reclutamento private

Una scelta dettata dai numeri posto che statisticamente i centri per l’impiego offrono solo il 4 per cento delle opportunità lavorative all’anno, mentre il restante 96 viene gestito dal privato. Tutte le offerte saranno tracciate e chi rifiuterà tre offerte perderà il diritto al contributo

Prende corpo il nuovo reddito di cittadinanza. Per smuovere i circa 700mila percettori che si rifiutano di lavorare il governo si appresta a coinvolgere le agenzie di reclutamento private al posto dei centri per l’impiego, del tutto inadeguati per carenza di personale e per questo incapaci di trovare lavoro agli utenti. Una scelta dettata dai numeri posto che statisticamente i centri per l’impiego offrono solo il 4 per cento delle opportunità lavorative all’anno, mentre il restante 96 viene gestito dal privato. Tutte le offerte saranno tracciate e chi rifiuterà tre offerte perderà il diritto al contributo, mentre oggi, per come è strutturato il sistema, un lavoratore può tranquillamente rifiutare all’infinito le eventuali offerte. L’obiettivo, è quello di definire una banca dati che tenga traccia di tutte le offerte di lavoro mentre si valuta la possibilità di accorciare da tre a due mesi la durata dei contratti che non possono essere rifiutati.

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