Buone notizie da Montevergine: nuova vita per l’Hotel Romito

L'albergo, chiuso da venti anni, è stato affidato dalla comunità benedettina a un imprenditore privato che lo riqualificherà e lo gestirà trasformandolo di nuovo in punto di riferimento per visitatori e fedeli del Santuario

Nuova vita per l’Hotel Romito. L’albergo, prima punto di riferimento per turisti, visitatori e fedeli del Santuario di Montevergine, è chiuso dal 2001; dopo oltre vent’anni, in cui la struttura è completamente finita nel degrado, la comunità benedettina, proprietaria dell’edificio, è riuscita a trovare un accordo con un imprenditore privato per la sua riqualificazione e nuova gestione.
Oltre tre milioni di euro la cifra che verrà impiegata; un investimento importante che definisce quanto l’incuria abbia deteriorato negli anni l’hotel e anche come sia ambizioso il progetto di rilancio. Si tratta di una notizia attesa da lungo tempo, capace di rilanciare il turismo religioso presso il Santuario, la meta più visitata dell’intera provincia di Avellino. Oltre 40 camere da letto, un ampio ristorante e un bar: nelle previsioni dell’abate Riccardo Guariglia, che ha seguito in prima persona tutto l’accordo, c’è la volontà di rilanciare completamente l’albergo costruito sul costone del monte sacro.
Una struttura ricettiva indispensabile, un punto d’appoggio a servizio del Santuario di Mamma Schiavona, sito religioso che richiama centinaia di migliaia di fedeli ogni anno da tutta Italia e anche oltre.
L’albergo fu chiuso nel 2001 quando diventò troppo complicato continuare a gestirlo per i titolari, che erano divenuti anziani; nessun altro li sostituì. Ora un imprenditore c’è, a breve dovrebbe essere posta la firma sul contratto; un coraggio che manca purtroppo in altre zone e siti d’interesse irpini, dove l’imprenditoria privata e le strutture ricettive latitano, impedendo lo sviluppo e la crescita del territorio, rendendo la parola turismo pura utopia

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