Affetta da una malattia rarissima: parte la raccolta fondi per la giovane Francesca
Sul sito Gofundme.com sarà possibile fare una donazione per l'importante intervento a cui Francy dovrà sottoporsi nell' ospedale madrileno " Nuestra Senora del Rosario". La 31enne è affetta dalla GLA: pochissimi i casi in Italia
“ll mio nome è Francesca, sono una ragazza italiana affetta da una malattia molto rara, nata e cresciuta ad Avellino. Ho 31 anni, a breve 32 e tra meno di due mesi dovrò affrontare un’importante operazione”. Così inizia il racconto della giovane irpina sulla piattaforma di crowfunding, Gofundme. Un racconto dettagliato, schietto, crudelmente vero che serve a farsi conoscere e a far conoscere il disagio ed il dolore vissuti da “Francy”, vittima di una rara malattia.
Dal 2011, infatti, la ragazza combatte quotidianamente con una diagnosi che ha un nome: GLA (Generalized Lymphatic Anomaly), patologia degenerativa e ad oggi priva di cure.
Un mostro malvagio, che attacca il corpo attraverso una crescita abnorme dei vasi linfatici mettendo in pericolo i principali organi vitali riducendone le capacità funzionali. “È una malattia multisistemica che coinvolge soprattutto la sfera toracica, cuore e polmoni sono maggiormente colpiti ma molto spesso questa compressione si estende fino alle ossa, fino ad avere deficit neurologici invalidanti”.
Purtroppo per lei, in Italia non si conosce quante persone ne siano affette e anche gli approcci terapeutici sono pochissimi. Nel Belpaese, Francesca non ha mai trovato una struttura specializzata e solo un incontro miracoloso con una famiglia di un bambino malato, le ha permesso di esser presa in esame dal Meyer di Firenze.
Fino a quel giorno però, la vita di una spensierata ragazzina,allora ventenne, è divenuta un calvario, fatto di ricoveri, preghiere, paure che a quell’età nessuno vorrebbe in dono.
Tuttavia, “Il mio ottimismo e la mia determinazione non sono mai andati perduti, nonostante un quadro clinico piuttosto complesso”: una sedia a rotelle, cure a base di immunosoppressori, oppioidi ed ossigeno non hanno scalfito l’animo da guerriera della fanciulla trasformata in donna.
Nemmeno un intervento in sternotomia per permettere al mio cuore di non soffocare dai continui versamenti con rimozione del pericardio.
I commenti sono chiusi.