Avellino, importavano droga dalla Spagna: coppia di coniugi muti davanti al giudice

Marito e moglie, accusati di importazione aggravata e continua di sostanze stupefacenti, sono comparsi dinanzi al giudice Ciccone, avvalendosi però della facoltà di non rispondere

Questa mattina, presso il Tribunale di Avellino, al cospetto del giudice Fabrizio Ciccone, si è svolto l’interrogatorio di garanzia dei due coniugi irpini, fermati una settimana fa, a seguito di una lunga indagine che li ha visti accusati di importazione aggravata e continuata di sostanze stupefacenti ( alle porte di Milano, in una cassa proveniente da Malaga, i carabinieri rinvennero oltre 250 kg di hashish, ndr)

Durante il primo dibattimento, a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari dello scorso 10 maggio emessa dal gip del tribunale di Milano, nei confronti dei due trafficanti, gli stessi, difesi agli avvocati Claudio Lanzotti, del foro di Napoli, e Ciro Aquino del foro di Avellino, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Secondo alcune indiscrezioni, gli avvocati del 60enne e della 59enne di Montoro, ” provvederanno a depositare istanza di riesame al tribunale di Milano avverso l’ordinanza con la quale è stata disposta l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari”.

 

 

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