Pratola Serra, l’eredità degli Aufiero: conti in rosso, i commissari dichiarano il predissesto

La decisione dei tre commissari, chiamati a guidare il comune dopo lo scioglimento dell'amministrazione Aufiero per infilitrazioni camorristiche

Con deliberazione assunta in data 3 maggio 2021, con i poteri del
Consiglio comunale, la Commissione straordinaria di Pratola Serra ha
deciso di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale,
cosiddetta di pre-dissesto, prevista dall’art. 243-bis del decreto legislativo
n. 267 del 2000.
Tale decisione si è resa necessaria all’esito della puntuale ricognizione di
tutti i debiti e le passività potenziali, la cui consistenza, formalizzata con la
precedente deliberazione commissariale n. 4 del 26 aprile scorso, si è
rivelata tale da poter compromettere concretamente la continuità
amministrativa nello svolgimento delle funzioni e dei servizi
indispensabili.
La Commissione straordinaria ha rilevato il mancato rispetto di tutti gli
equilibri cui il bilancio è sottoposto e la totale inosservanza delle regole
contabili in merito alle procedure di impegno della spesa ed alla
contestuale attestazione di compatibilità monetaria.
Si appalesa, pertanto, necessario ed urgente adottare tutte le necessarie ed
efficaci manovre finanziarie finalizzate al ripristino delle condizioni di
riequilibrio, anche se in bilancio provvisorio.
Preso atto che la massa debitoria rilevata ammonta a complessivi euro
4.973.047,85, di cui una gran parte (euro 2.517.954,98) deriva da debiti
fuori bilancio ex art. 194 del d.lgs. 267/2000, tale situazione di sofferenza
finanziaria configura, pertanto, uno squilibrio che sfocia nell’incapacità di
adempiere alle obbligazioni secondo esigibilità.
Al fine di scongiurare il rischio di un dissesto finanziario, il ricorso alla
procedura di riequilibrio consentirà al Comune di predisporre, entro 90
giorni dalla data di esecutività della delibera, un piano pluriennale della
durata variabile da quattro a vent’anni, che dovrà indicare tutte le misure
necessarie per ripristinare l’equilibrio strutturale di bilancio e per
assicurare l’integrale ripiano del disavanzo e il finanziamento dei debiti
fuori bilancio. Detto piano dovrà essere poi sottoposto alla successiva
approvazione della Corte dei Conti, previa verifica preliminare da parte del
Ministero dell’Interno. Nel caso in cui la Corte non approvasse il piano, si
applicherebbe la procedura di legge che prevede l’assegnazione all’ente,
da parte del Prefetto, di un termine di 20 giorni per deliberare il dissesto.
Per tutta la durata del piano, l’Ente comunale dovrà adottare tutte le misure
necessarie, previste dalla normativa vigente in materia, al fine di
ripristinare gli equilibri complessivi di bilancio.
Infine, vengono sospese fino all’approvazione o meno del piano di
riequilibrio da parte della Corte dei Conti, tutte le procedure esecutive
intraprese nei confronti dell’ente.

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