Finti crediti con l’Erario per evadere le tasse, nei guai imprese e contribuenti irpini
Imprese di costruzioni, aziende di commercio all’ingrosso e al dettaglio, ma anche semplici contribuenti. Società e persone fisiche per la maggior parte concentrate nel Mandamento – tra Avella, Sperone e Baiano – ma non sono mancati anche casi ad Avellino città e a Montoro. Sono in tutto 19 le posizioni che fanno riferimento al territorio della provincia irpina finite nell’inchiesta su di una presunta maxi frode fiscale – 150 milioni di euro sotratti all’Erario – condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza del comando provinciale di Napoli. Sedici, le misure cautelari scattate tra arresti domiciliari, obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione denominata “One cent” è stata coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo partenopeo ed ha visto anche la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate. In pratica grazie a professionisti e consulenti fiscali, società e contribuenti dichiaravano inesistenti crediti con il Fisco in maniera tale da compensarli con i debiti e non pagare tasse e contributi. Utilizzando lo strumento dell’internet banking, cioè dell’ordine di bonifico fatto on line, sfuggivano al controllo immediato. Venuti a capo del meccanismo e dei registi, ora le fiamme gialle si concentrano sui beneficiari – tra questi anche i 19 contribuenti irpini – che oltre a rischiare una denuncia penale, si vedranno presto notificare accertamenti finalizzati al recupero delle imposte evase.
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