E le stelle stanno a chattare
– di Anna Carmen Lo Calzo –
S. “Scrivi cose interessanti. Commenti non banali. Mi piaci.”
F. “Ti ho sempre seguita, sei un’attrice di grande talento, oltre ad essere di una bellezza che toglie il fiato. Ma innanzitutto sei una donna straordinaria. Conosco tutta la storia della tua vita.”
S. “Cosa fai per vivere?”
F. “Sono un medico.”
S. “Accidenti, salvi vite. Hai paura del Covid-19? Io sono terrorizzata.”
F. “Cerco di non pensarci, continuo a lavorare protetto. Il destino farà il suo corso. Scusami, ma mi sembra inverosimile che tu mi abbia chiesto di chattare in privato. Chi sei veramente? Una sua segretaria, una controfigura virtuale, un nerd, qualcuno che tra poco mi chiederà dei soldi? So come funzionano questi finti profili di celebrities sui social. Guarda che non ci casco. Sto perdendo tempo con te nei momenti di pausa per distrarmi da questo quotidiano assurdo. I sogni sono una terapia potentissima, soprattutto quando sono irrealizzabili.”
S. “Bella questa.”
F. “Grazie.”
S. “Guarda che noi siamo persone come voi.”
F. “Già, ma siete anche circondate da persone e meccanismi che vi gestiscono per fare soldi, costi quel che costi. Comunque, un’amica di penna con la foto di una star come profilo su Instagram non è male. I sogni non costano niente. Ok, giochiamo. Ma non aspettare troppo a dirmi chi sei e da dove scrivi. Qui mi gioco la mia dignità.”
S. “Ehi, io sono io! Non posso dirti altro. Tu non puoi immaginare quanti filtri ho. Ne hai superati diversi anche se non te ne sei accorto. È la prima volta che mi lasciano libera di chattare con un fan. Sembri perbene. Caro dottore, il virus ci ha resi tutti uguali e tu dovresti saperlo. Il sipario è caduto all’improvviso anche su di noi e ci ha travolti. Il mondo del cinema, del teatro, dello spettacolo, è crollato sotto il peso del mostro invisibile che ci sta soffocando. Siamo distanziati e mascherati come voi. Qualcuno di noi più fortunato, ma hai idea di cosa significhi per un attore non potersi tuffare nell’oceano della gente, non poter viaggiare, non poter ascoltare e incontrare storie e persone in presenza, oltre che sui social? Non poter osservare le vite sempre e ovunque? Siamo madri, padri, donne e uomini come voi e temiamo per il futuro dei nostri figli e per il presente nostro e dei nostri genitori. Esattamente come voi. Non andartene. Sei speciale.“
F. “Sei una stordita come me! Lo dico sorridendo, non ti offendere. Tu non puoi essere Lei. Il lockdown sta generando mostri, me compreso. Vai a dormire che da te sono le due del mattino.”
S. “Ok, allora non mi rimane che dimostrartelo. Verrai contattato da una persona del mio staff. Farà in modo che tu non possa più dubitare. Ti voglio bene.”
Questa non è una favola. È ciò che è accaduto ad un caro amico. Sono stata sul punto di pensare che fosse diventato matto a causa dello stress, ma mi sono dovuta ricredere. Ha già parlato con lei diverse volte in videochiamata e la prima volta stava per svenire. È innamorato di lei da sempre! Per rispetto della privacy e poiché non scrivo per gossip, non farò né nomi né cognomi né soprannomi.
Si tratta di una storia come tante che mi porta a condividere la seguente riflessione: il mondo è in subbuglio per la pandemia, la realtà è sovvertita, accadono cose insolite e piuttosto inverosimili. Alcune, come questa, ci fanno sorridere. La star americana che chatta con il mio amico medico in questo momento non è altro che una donna smarrita, sospesa, destabilizzata, come lo sono tante. La crisi di un mondo che sembrava invincibile, la paura del virus, la solitudine, le incertezze, le responsabilità nei confronti dei figli, la sospensione, il bisogno di condivisione autentica, l’hanno portata a porsi domande, a svelarsi ad un estraneo dall’altra parte del mondo, a voler essere sé stessa, a togliersi la maschera. Forse è il caso che se la rimetta, ma nel frattempo abbiamo scoperto che il virus ha una doppia faccia: quella che ci costringe ad indossare la maschera e quella che ce la fa togliere perché in questo momento abbiamo bisogno tutti di confrontarci, di sentirci autentici, liberi dalle strategie, complici nella lotta alla pandemia nella speranza di tornare presto… anche al cinema!
In bocca al lupo, amico mio.
Mi raccomando, tienimi aggiornata!
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