La scomparsa di Angelo Frieri, medico altruista amato dalla gente

Profondo cordoglio in Irpinia per la prematura scomparsa del Dott. Angelo Frieri, direttore sanitario degli ospedali "Criscuoli" e "Frangipane". Era stato colpito lunedì sera da un infarto . La sanità irpina perde un insostituibile punto di riferimento

Giovedi 18 marzo, l’elettroencefalogramma ha rilevato assenza di attività cerebrale. Il guerriero ha deposto le armi. Il dott. Angelo Frieri si è arreso ad un arresto cardiocircolatorio in seguito ad un infarto che lo ha colto all’improvviso  lunedì sera, mentre si trovava a cena ad Avellino a casa di un amico .Irreversibili i danni. A poco è servita la corsa alla Città Ospedaliera dove i suoi colleghi hanno tentato di rianimarlo. Se ne  va un pilastro della sanità Irpina , simbolo della lotta contro i l covid. C’è il cordoglio da parte dell’Asl e dei colleghi medici ma più complessivamente dell’intera provincia . Angelo Frieri, 70 anni il 4 luglio prossimo , laureato nel ’78 a Napoli ,consegue due  specializzazioni : in  Medicina Nucleare, a Genova  e Analisi Cliniche di Laboratorio a La Sapienza di Roma .  Ha dedicato i  suoi 40 anni di vita professionale alla provincia in cui è nato ,lavorando , fin dai primi anni ’80,  con dedizione e competenza nell’ospedale  di Sant’Angelo dei Lombardi, comune in cui è nato  ed al qual e è sempre stato molto legato .  Al “Criscuoli”, struttura della quale andava fiero, ha ricoperto incarichi  da dirigente sia come medico che come  amministrativo fino a diventarne direttore sanitario, e poi anche il ruolo di docente nel corso di laurea delle professioni sanitarie. Un anno fa la nomina a direttore sanitario anche del presidio ospedaliero “Frangipane” di Ariano, in piena pandemia covid.Una vera e propria sfida che  Frieri ha gestito con grande professionalità  affiancando h 24 la manager dell’Asl ,Maria Morgante. Uno spirito di abnegazione eccezionale il suo  , instancabile lavoratore,   grazie  a lui oggi il nosocomio arianese  può contare su un’area covid dedicata  che non compromette il funzionamento degli altri reparti. Ottimista e premuroso, garbato e disponibile, un galantuomo sempre rassicurante , il dottor  Frieri  ha organizzato e operato in corsia sia nelle attività di screening  che nella campagna vaccinale .Un superlavoro il suo, con spolette quotidiane tra i due ospedali  dell’Asl . Nonostante la possibilità di tagliare il traguardo della pensione aveva deciso di  restare in trincea in un momento così delicato . L’intera provincia perde un grande condottiero.

 

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